Presso il Museo Ebraico di Roma, si è tenuta la presentazione dell’ormai consueto appuntamento con EBRAICA – A presentare il festival alla stampa, la neoeletta presidente della Comunità Ebraica di Roma, Ruth Dureghello e i curatori di EBRAICA Ariela Piattelli, Raffaella Spizzichino e Marco Panella.
Il festival promosso dalla Comunità Ebraica di Roma inizierà sabato 22 giugno con la Notte della Cabbalà e finirà mercoledì 26 giugno con due appuntamenti: il primo dedicato alla letteratura, con il celebre autore israeliano Eshkol Nevo e il direttore de La Stampa Maurizio Molinari, e il secondo dedicato al teatro, con lo spettacolo “Einstein and Me”, un tributo al grande scienziato, raccontato dagli occhi della prima moglie Mileva Marić.
EBRAICA – Festival Internazionale di Cultura, giunto alla dodicesima edizione o come ricorda scherzosamente la presidente Ruth Dureghello “al suo Bat Mitzvà” ha come titolo “Space. The Final Frontier”, come si evince dal titolo, il tema di questa edizione è lo Spazio, inteso come paradigma fondamentale della relazione tra vita e conoscenza, intorno alla quale raccogliere il contributo e le riflessioni di filosofi, intellettuali, scrittori, scienziati ed artisti, senza però tralasciare il punto di vista ebraico e partendo da esso favorire un confronto tra tutti i linguaggi della cultura.
La scelta del tema è stata fatta “in occasione del 50esimo anniversario dell’allunaggio e del 20esimo anniversario della morte di Stanley Kubrick, che molti conosceranno per 2001. Odissea nello Spazio” come ricorda Raffaella Spizzichino, una delle curatrici del festival. “Dedicheremo un omaggio particolare a Kubrick” anticipa la curatrice riferendosi infatti alla mostra “2001. Odissea nello Spazio. The Visual Gallery” che verrà inaugurata il 22 giugno, al documentario “Noi e Stanley” il 23 all’Isola del Cinema e poi il 24 con l’incontro “Stanley and Me” al Palazzo della Cultura, dove Antonio Monda, direttore del Festival del Cinema di Roma, e Katharina Kubrick, figlia del celebre regista, parleranno del padre da un punto di vista più personale ed emotivo.
Come ogni anno anche il cibo è protagonista di questo festival, con due eventi, il primo il 24 giugno con l’incontro “Il pranzo di famiglia. La tradizione orale nella cucina giudaico romanesca”, che vedrà mamme e figlia della Comunità confrontarsi sul valore della tradizione a tavola, e il 25 giugno con “Ricette e precetti. Storie e intrecci tra tavola e religioni”, in cui si discuterà del rapporto delle varie religioni col cibo.
Nello spiegare i vari punti di vista che un tema come lo Spazio comporta, Marco Panella si è soffermato su come proprio lo Spazio “in questo secolo vedrà l’avventura, l’esplorazione e la ricerca spaziale come protagonista, un grande fattore culturale e un grande fattore economico”, e di Space Economy parlerà proprio Panella il 25 giugno nell’incontro “Space. The Visionary Economy” chiamato così perché “per parlare di spazio, per studiare lo spazio e per dedicare molto spesso una vita intera alla ricerca sullo spazio bisogna essere visionari” spiega Panella.
E ovviamente si parlerà del punto di vista ebraico, con vari incontri dove saranno presenti il Capo Rabbino di Roma Riccardo Di Segni, Rav Roberto Della Rocca, la studiosa di Cabbalà Yarona Pinhas e Sandro Di Castro, che parleranno delle prospettive della nuova esplorazione spaziale, della Luna, dell’universo e dell’affascinante rapporto tra le regole dell’ebraismo e i viaggi spaziali.