Skip to main content

Ultimo numero Settembre – Ottobre 2024

Scarica il Lunario 5784

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    “Se so’ fatti ricchi in sogno”: torna la commedia in giudaico-romanesco

    Tornare a sorridere a teatro con le commedie in giudaico
    romanesco. Dopo due anni di stop, la Compagnia Quasi Stabile di Alberto
    Pavoncello torna sul palco con lo spettacolo “Se so fatti ricchi in sogno”, che
    ha debuttato al Teatro Marconi giovedì 7 aprile e andrà in scena anche il 9 e
    il 10 aprile.

    Da diverso tempo la Compagnia porta in scena tematiche di
    attualità e problemi della vita quotidiana, rivisitati in chiave ironica
    attraverso l’utilizzo del giudaico-romanesco, lo storico dialetto che
    caratterizza l’ebraismo romano.

    “Per noi fare spettacoli in giudaico-romanesco, oltre che lanciare
    messaggi su tematiche molto attuali, significa recuperare questo dialetto che
    da molti è considerato “di strada”- spiega Alberto Pavoncello, autore della
    commedia e interprete del personaggio di Anselmo Funaro – Ci rivolgiamo
    specialmente ai giovani, i quali sono convinti di conoscere questo dialetto, ma
    in realtà non ne comprendono la vera essenza”.

    Lo spettacolo “Se so fatti ricchi in sogno” tratta il tema della
    ludopatia e della truffa verso gli anziani con cui si trova a dover fare i
    conti la storica famiglia Astrologo-Funaro: “Il titolo della commedia è
    strettamente legato alla tematica della ludopatia che andiamo ad affrontare
    nella rappresentazione – spiega ancora Alberto Pavoncello – Se so fatti ricchi
    in sogno significa fare qualcosa pensando di diventare facilmente ricchi, in
    realtà è tutta una bolla di sapone”.

    Il laboratorio teatrale coinvolge adulti e ragazzi, dagli studenti
    del Liceo ebraico Renzo Levi, che sono parte del cast o lavorano dietro le
    quinte, ad adulti e figli di persone che hanno sempre amato le commedie in
    giudaico-romanesco: uno tra questi è Graziano Calò, che quest’anno esordisce
    nella Compagnia Quasi Stabile nel ruolo di Alberto Funaro e dedica un pensiero
    speciale a sua madre Enrica: “Mia mamma era una grande appassionata del teatro
    di Alberto Pavoncello e questo mi ha spinto ad 
    entrare a far parte della Compagnia e a fare questo spettacolo che
    dedico a lei”.

    Grande affluenza a teatro per la prima della Commedia;  intervenuti tra gli altri anche il Rabbino
    Capo Riccardo Di Segni, la Presidente UCEI Noemi Di Segni e la Presidente della
    Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello, la quale, insieme a Miriam Haiun del
    Centro di Cultura Ebraica, che da tempo collabora insieme ad Alberto nella
    realizzazione delle commedie, ha voluto rivolgere un saluto di apertura e un
    pensiero ai nostri correligionari in Israele sotto attacco a Tel Aviv: “Questi
    spettacoli segnano l’importanza di trasmettere l’ebraismo e la Torah contro i
    nostri nemici che ci vogliono annientare. Visto che ci avviciniamo alla festa
    di Pesach, questa sera ci liberiamo, perché torniamo sul palcoscenico. 
    A tutti un
    Pesach Casher ve Sameach, con l’augurio di sorridere e gioire sempre insieme”.

    CONDIVIDI SU: