Tra dieci giorni, il 27 giugno prossimo, l’Iran superera’ il limite imposto dall’accordo sul nucleare per l’arricchimento dell’uranio, fissato a 300 chilogrammi. Lo ha dichiarato il portavoce dell’Organizzazione dell’energia atomica iraniana (Aoei), Behrouz Kamalvandi. “Andremo oltre da questo limite e non solo, aumenteremo drasticamente la produzione. Dopo aver superato il limite di 300 chili aumentera’ anche il ritmo e la velocita’ della produzione di uranio arricchito al tasso piu’ basso”, ha affermato Kalmavandi. Teheran ha annunciato l’intenzione di violare alcuni punti del Joint Comprehensive Plan of Action (Jcpoa), il cosiddetto accordo sul nucleare, l’8 maggio scorso, un anno dopo che gli Stati Uniti si sono ritirati unilateralmente dall’intesa. Il presidente iraniano Hassan Rohani aveva dato ai Paesi firmatari (Regno Unito, Francia, Germania, Cina e Russia) 60 giorni per attuare le loro promesse di proteggere il settore petrolifero e bancario dell’Iran dalle sanzioni statunitensi.
Giungono le prime dure reazioni. La Gran Bretagna è pronta a esaminare “tutte le opzioni” se l’Iran abbandonerà gli impegni previsti dall’accordo sul nucleare. Lo ha dichiarato oggi un portavoce della premier uscente Theresa May, alzando i toni della retorica anti-Teheran di Londra dopo la controversa vicenda dell’attacco alle due petroliere nel Golfo. “Siamo stati chiari nell’esprimere le nostre preoccupazioni… Se l’Iran dovesse cessare di rispettare i suoi impegni, dovremmo valutare tutte le opzioni disponibili”, ha detto il portavoce.
Altrettanto duro il primo ministro israeliano.”Se l’Iran attuera’ le sue minacce”, ha dichiarato Netanyahu, citato dai media israeliani, “la comunita’ internazionale dovra’ applicare, immediatamente, le sanzioni imposte in precedenza”. “Israele”, ha concluso, “non permettera’ all’Iran di ottenere l’arma nucleare”.