“Gerusalemme, città della pace, patrimonio comune per tutti i fedeli delle tre grandi religioni monoteistiche e del mondo intero”. Lo ha evidenziato il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, in occasione della commemorazione del 25esimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra lo Stato di Israele e la Santa Sede, svoltosi lo scorso giovedì presso il Tempio Maggiore di Roma.” Il nostro impegno religioso e politico – l’appello di Parolin – favorisca la vocazione della città ad essere un luogo di riconciliazione e di incontro tra le religioni, nonché un simbolo di rispetto e di coabitazione pacifica”. “La Santa Sede e lo Stato di Israele – ha ricordato il porporato- sono chiamate ad unire le forze per favorire la libertà religiosa, di culto e di coscienza, quale condizione indispensabile per tutelare la dignità di ogni essere umano, e a lavorare insieme per combattere l’antisemitismo. Lungo questi anni, la Santa Sede e lo Stato d’Israele hanno dimostrato una comune responsabilità in tale lotta, impegno ribadito dall’Accordo Fondamentale, che deve proseguire nel combattere ogni forma di intolleranza religiosa e nel promuovere la comprensione reciproca tra le Nazioni, tolleranza tra le comunità e rispetto per la dignità e la vita umana”. (Dav/AdnKronos)