Si chiama Maryana Sytar ed è la prima ricercatrice ucraina arrivata in Israele nell’ambito del piano di sostegno, promosso dall’Università di Tel Aviv (TAU), a favore di laureati e ricercatori provenienti dalle zone colpite dalla guerra. L’ateneo israeliano, infatti, ha istituito un Fondo d’emergenza e ha offerto borse di studio, affinché i giovani possano continuare gli studi accademici e di ricerca.
“Ci sono voluti un po’ di giorni per arrivare. Dall’Ucraina ho viaggiato fino a Budapest, in Ungheria, dove ho preso un aereo per Tel Aviv. – ha detto Maryana – Cerco costantemente di mettermi in contatto con la mia famiglia. Mi rassicura il fatto di sapere che loro per ora sono al sicuro. Voglio esprimere la mia gratitudine all’Università di Tel Aviv per avermi dato questa opportunità. Lo apprezzo molto”.
Prima dell’invasione russa, Maryana stava lavorando al Dottorato di ricerca all’Istituto Koretsky in Ucraina, studi che ora proseguiranno per il prossimo semestre presso la Facoltà di Giurisprudenza Buchmann della TAU.
In molti hanno aderito con donazioni al Fondo d’emergenza istituito dall’ateneo israeliano. “I passi che stiamo compiendo sono certamente modesti. – ha affermato il presidente dell’Università di Tel Aviv Ariel Porat – Tuttavia, siamo felici di vedere che altre istituzioni, sia in Israele che in tutto il mondo, si sono unite in uno sforzo comune per aiutare il popolo ucraino in questa terribile situazione”.