Quest’anno sono 45 anni che sono arrivati a Roma, come inviati del Rebbe, Rav Yitzchak Hazan e sua moglie Sarah in rappresentanza dei Chabad-Lubavitch. Ieri sera Rav Hazan ha celebrato l’evento ed i suoi 70 anni, nella splendida Villa Miani.
Rav Hazan è stato circondato dall’affetto dei suoi i figli, giunti a Roma da tutto il mondo, e dai suoi numerosi amici. La serata è stata rallegrata dal simpatico sketch che, con grande simpatia, Sandro Di Castro ha recitato in coppia con Dina Hassan, raccontando festosamente i primi rapporti di Rav Hazan con la comunità ebraica di Roma. Alla serata hanno partecipato la Presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello, la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni e il Direttore di Repubblica Maurizio Molinari. Non sono mancati intermezzi musicali, interpretati sempre da Sandro di Castro, che ha cantato il testo modificato in chiave giudaico-romanesca alcuni classici degli anni ’70, come “Anima mia” dei Cugini di Campagna, per raccontare l’arrivo di Rav Hazan a Roma, e “Rose rosse per te” di Massimo Ranieri, per esprimere affetto alla moglie Sarah a cui è stato consegnato un grande bouquet di rose, ovviamente rosse.
Non sono mancati riferimenti alla triste realtà ucraina. Nel 1936 il padre di Rav Hazan aveva sposato la figlia del rabbino di Odessa e ancora oggi una nipote del Rav, che vive ad Odessa, si sta impegnando con grande energia e determinazione per aiutare soprattutto orfani e madri con bambini che stanno fuggendo dalla guerra.
In onore dei 70 anni del Rav è stata curata la pubblicazione edita dalla Giuntina di “La mia Torah: oggi per domani. Scritti in onore dei 70 anni di Rav Hazan” con introduzione del Prof. Alberto Heimler e scritti di Rav Roberto Colombo, Rav Gianfranco di Segni, Rav Scialom Bahbout, Rav Benedetto Carucci Viterbi e molti altri.
Alla fine della serata Rav Hazan è stato intervistato da Maurizio Molinari, che aveva festeggiato il suo Bar Mitzvà a Via Balbo, e che con il Rav ha ricordato le numerosissime attività organizzate a Roma negli ultimi decenni: l’importanza degli asili, il seder con 9mila ebrei russi, l’annuale chanukkià che viene accesa a Piazza Barberini. A tale proposito hanno ricordato come Rav Hazan si fosse recato in Comune con una lettera di Rav Elio Toaff che, in merito alla nuova iniziativa per la festa delle luci, aveva detto “se il Rebbe lo vuole, allora lo voglio anche io”.
Insieme alla moglie Sarah, negli anni Rav Hazan ha organizzato numerosissime iniziative, dal Talmud Torah la domenica mattina a Via Balbo all’asilo per i bambini, dall’accensione della Channukkia a Piazza Barberini, la Sukkah, feste per giovani, assistenza ai turisti, attività ebraiche e varie iniziative di solidarietà.
La torta a tre piani decorata con danze chassidiche richiamava l’allegria e la vitalità che ha da sempre contraddistinto l’impegno dei Lubavitch a Roma.
Tanti Auguri Rav Hazan!