Continua a crescere in Israele il numero dei libri che ogni anno sono offerti ai lettori: nel 2018 ne sono stati pubblicati 8.571, 880 in piu’ rispetto all’anno precedente ed il 35 per cento in piu’ rispetto a 10 anni fa. Lo ha reso noto la Biblioteca nazionale di Israele in occasione della ‘Settimana del Libro’ che è iniziata ieri. Si tratta di un evento di massa durante il quale le case editrici disseminano le proprie bancarelle in tutte le citta’ del Paese per presentare le ultime novita’ e per organizzare incontri fra i loro scrittori ed il pubblico. L’Ufficio centrale di statistica, da parte sua, ha precisato che nella grande maggioranza dei casi si tratta di libri scritti da scrittori e scrittrici israeliani (per lo piu’ in ebraico, ma talvolta anche in russo, in amarico o in altri idiomi). Le traduzioni di testi stranieri, nel 2018, sono state in genere dall’inglese o dal tedesco. I testi di ispirazione religiosa rappresentano il 32 per cento dei libri, seguiti dalla prosa (17%), da testi per giovani (14%) e da testi di scienze sociali (6%). Non manca peraltro una ricca offerta di libri da cucina e di viaggi. Un buon successo hanno avuto anche i libri di poesie. In media nel 2018 ogni famiglia israeliana ha speso per l’acquisto di libri 209 shekel, circa 50 euro. Questa cifra raddoppia nei livelli sociali benestanti.