Il peggior attacco informatico nella storia dello Stato d’Israele. I siti web del governo israeliano sono andati offline per oltre un’ora a causa di un grave attacco informatico lunedì sera, hanno detto i funzionari. Il tutto avvenuto proprio mentre Bennett parlava al telefono con Putin.
Obiettivi di questo “vasto attacco informatico” sono stati i siti Web del governo, afferma una dichiarazione dell’ufficio del ministro delle comunicazioni Yoaz Hendel, che ha tenuto una valutazione con gli esperti del ministero.
Gli utenti che tentavano di accedere a siti con estensioni gov.il non sono stati in grado di farlo. Solamente dopo un’ora i siti sono tornati lentamente a tornare online.
“Le operazioni sono state eseguite dalle società di comunicazioni al fine di restituire il servizio il prima possibile e il servizio sta gradualmente riprendendo”, ha affermato il ministero delle Comunicazioni. “Il ministero continuerà a monitorare la situazione fino al completo ripristino”, ha aggiunto.
Secondo i media israeliani la Direzione nazionale informatica ha dichiarato lo stato di emergenza per studiare l’entità dei danni causati dal “massiccio” attacco informatico. Secondo le valutazioni riportate nei quotidiani, i siti sono stati rimossi tramite un attacco denial-of-service, un attacco informatico in cui si fanno esaurire deliberatamente le risorse di un sistema informatico fino a renderlo non più in grado di erogare il servizio ai client richiedenti. Tuttavia, la causa non è stata confermata dal governo.
I funzionari del ministero non hanno detto immediatamente chi c’era dietro l’attacco, ma sempre secondo i media, questo attacco proviene dall’Iran. Infatti da anni lo Stato ebraico e il regime degli Ayatollah sono coinvolti in una guerra cibernetica, che, sebbene in gran parte silenziosa, occasionalmente riemerge in superficie.