Una visita storica quella di Isaac Herzog, Presidente dello Stato d’Israele, in Turchia. Invitato personalmente mesi fa dal presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, il presidente Herzog ha affermato di essere “entrato in questo processo con gli occhi aperti e in piena collaborazione con il Primo Ministro Ufficio, Ministero degli Esteri, Consiglio di Sicurezza Nazionale e altri”.
Il Capo di Stato israeliano è stato accolto con tutti gli onori: una guardia d’onore con 21 colpi di pistola, una cena di stato nel palazzo presidenziale e molto altro.
“La mia visita in Turchia come ospite del presidente Erdogan è molto importante per la storia dei due paesi e dei due popoli”, ha detto Herzog in una conferenza stampa ad Istanbul.
Il viaggio di Herzog ad Ankara mercoledì è stata la visita di più alto livello di un funzionario israeliano da quando l’ex primo ministro Ehud Olmert è andato in Turchia nel 2008. Infatti il rapporto tra lo Stato ebraico e la Turchia negli ultimi anni ha visto numerosi alti e bassi. I due paesi una volta erano stretti alleati, ma il rapporto si è logorato sotto Erdogan. Nel 2010, dopo l’incidente della Mavi Marmara, le Cancellerie dei due stati hanno ritirato i rispettivi ambasciatori. Le relazioni sono migliorate per poi interrompersi di nuovo nel 2018 quando la Turchia, irritata dal trasferimento dell’ambasciata USA da Tel Aviv a Gerusalemme, ha richiamato ancora una volta il suo ambasciatore, spingendo Israele a rispondere a tono. Da allora, non sono state ripristinate le due missioni diplomatiche.
Herzog ha affermato che il processo di riallacciamento dei legami con Ankara è stato condotto “senza illusioni, ma riflette interessi bilaterali”. Ha sottolineato infatti che ci sono molte questioni di interesse per entrambi i paesi che non sono politicamente coinvolte come il commercio reciproco, gli accordi energetici e la questione Ucraina-Russia, “in cui Israele e Turchia stanno entrambi cercando di aiutare e mediare tra i partiti.”
L’intenzione di riavvicinarsi ad Israele da parte della Turchia arriva in un momento storico in cui il paese è afflitto da problemi economici e sta cercando di porre fine al suo isolamento internazionale normalizzando i legami con diversi paesi della regione del Medio Oriente, tra cui Egitto, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita. Mentre al momento lo Stato ebraico gode di una forte situazione diplomatica nella regione.
“Ancora di più in questi giorni di guerra e di terribile tragedia in Ucraina, dobbiamo camminare sulla strada dei figli di Abramo, un’eredità di rispetto, accettazione e amicizia”, ha detto Herzog.
I due Capi di Stato hanno inoltre discusso la creazione di un meccanismo per prevenire eventuali crisi future che potrebbero sorgere tra i due paesi, che sarebbe gestito dal direttore generale del ministero degli Esteri Alon Ushpiz e il consigliere senior di Erdogan Ibrahim Kalin. Le implicazioni pratiche dell’incontro tra Herzog ed Erdogan saranno prese in carico dal governo, e non dal presidente israeliano, che prevede di riferire al Primo Ministro Naftali Bennett, al Ministro degli Esteri Yair Lapid e ai membri del Gabinetto, ciò che si sono detti durante la visita.
Il Presidente ha visitato giovedì mattina, a concludere il suo viaggio in Turchia, la sinagoga di Neve Shalom, nel cuore di Istanbul, che è stata presa di mira tre volte in attacchi terroristici, tra cui una sparatoria mortale nel 1986 in cui 22 persone furono uccise e attentati nel 1992 e nel 2003. I membri della sinagoga e i rappresentanti della comunità ebraica in Turchia hanno accolto il Presidente dello Stato ebraico con applausi gioiosi, i suoni dello shofar e la canzone “Shalom Aleichem”.
La sinagoga ha dato a Herzog un’aliyah, l’onore di pronunciare le benedizioni sulla Torah, e ha recitato il Kaddish per le persone uccise in molteplici attacchi terroristici alla sinagoga nella sua storia, oltre che per la madre, venuta a mancare pochi mesi fa.
Il rabbino capo turco Isak Haleva ha ringraziato il presidente Herzog per “aver portato legami di pace e amicizia per Israele e la Turchia”. “Questa visita è un evento storico”, ha aggiunto.
Il presidente e il rabbino capo hanno raccontato che il padre di Herzog, l’allora presidente Chaim Herzog, visitò la sinagoga nel 1992, in una cerimonia che celebrava i 500 anni dall’espulsione degli ebrei dalla Spagna. Infatti, molti ebrei trovarono rifugio nell’impero ottomano. Ma il legame tra il presidente e la Turchia è ancora più profondo, Herzog ha anche raccontato di quando suo nonno visitò Istanbul negli anni ’40 per cercare di aiutare gli ebrei a fuggire dalla Germania nazista in Turchia.
Durante la visita di Herzog, la congregazione ha recitato la Preghiera per lo Stato di Israele e una preghiera per il governo turco. Mentre il presidente israeliano ha chiesto di “pregare per la pace dei nostri fratelli e sorelle della comunità ebraica in Ucraina e di pregare affinché il Santo li protegga e li salvi da ogni affanno e angoscia”.
A seguito della visita alla sinagoga Neve Shalom, il presidente e sua moglie, la First Lady Michael Herzog, sono saliti a bordo di un aereo per tornare in Israele.