HIAS (Hebrew Immigrant Aid Society), gruppo umanitario ebraico americano, in collaborazione con Right To Protection, ONG ucraina, si sta preparando ad affrontare l’emergenza che potrebbe colpire i civili nel caso dell’invasione russa dell’Ucraina.
«Ovviamente siamo estremamente preoccupati che qualsiasi conflitto che si intensifichi possa portare allo sfollamento di centinaia di migliaia, se non milioni di persone» ha dichiarato Rachel Levitan, vicepresidentessa per la politica e le relazioni internazionali di HIAS, secondo il Times of Israel.
Secondo l’amministrazione Biden, una invasione russa potrebbe comportare la morte di un numero di civili oscillante tra i 25.000 ed i 50.000, tra i 5.000 ed i 25.000 militari ucraini, oltre ad una crisi migratoria in Europa.
HIAS è stata fondata nel 1881 per aiutare gli immigrati ebrei negli USA dall’est Europa. Dal 2001 è presente anche in Ucraina, dove si concentra prevalentemente nel fornire aiuto alla popolazione di religione ebraica. Già nel 2014 , durante il conflitto nell’est del paese, insieme a Right to Protection, HIAS ha prestato assistenza soprattutto legale e umanitaria ai cittadini ucraini sfollati.
Secondo Levitan, qualora la violenza dovesse raggiungere Kiev, i cittadini si sposterebbero inizialmente verso ovest per poi attraversare il confine polacco o cercare rifugio altrove.
HIAS e Right To Protection non vogliono farsi trovare impreparati nel caso in cui al guerra dovesse scoppiare. Right To Protection sta predisponendo un piano di assistenza umanitaria che include aiuti alimentari e non , oltre ad aiuti economici e assistenza legale.
Polonia, Ungheria, Romania, Slovacchia, Lituania, Estonia, Lettonia non escludono l’arrivo di migranti dall’Ucraina qualora l’invasione russa dovesse verificarsi.
Nella ultime settimane Israele ha chiesto ai propri cittadini di lasciare l’Ucraina, e non ha escluso una evacuazione di cittadini ebrei e non ebrei dal paese.
Secondo il Times of Israel, giovedì 17 febbraio la radio dell’esercito ha parlato dell’arrivo in Israele la prossima domenica di 110 ebrei ucraini, la metà dei quali ha meno di 35 anni.