Il nazismo in Olanda raccontato dagli occhi ingenui di una bambina, Jacqueline Van Maarsen, la migliore amica di Anne Frank. “La tua migliore amica Anne” (San Paolo) riesce a cogliere con lucidità e dolcezza, come solo un racconto di una sedicenne potrebbe fare, il senso di alienamento e disorientamento degli adolescenti ebrei durante gli anni dell’ascesa al potere di Hitler. Jacqueline vive una vita serena, borghese e agiata. Cresce coccolata e piena di amici. Ma ad un certo punto la sua vita cambia: Jacqueline non può più frequentare la scuola Montessoriana e deve indossare una stella gialla quando va in giro per la sua città. Con il trasferimento alla scuola ebraica nel 1941 conosce un’amica che le cambierà la vita, dandole un po’ di speranza in un periodo buio e triste: la piccola Anne Frank. Una ragazza dolce e chiacchierona che diventerà la sua migliore amica in poco tempo. Eppure, le due amiche sono destinate a separarsi nuovamente, rimanendo sempre l’una nei pensieri dell’altra. L’autrice, la stessa Jacqueline Van Maarsen, racconta la storia della sua infanzia cogliendo la paura e la confusione di una bambina che vede la sua patria, l’Olanda, cambiare giorno dopo giorno a causa dell’invasione nazista e delle deportazioni. Il testo, più volte vincitore del Premio Strega Ragazzi, è recentemente uscito con un riadattamento cinematografico su Netflix, registrando il consenso generale della critica. È un racconto vivido, reale e condito da un dolce dolore che riesce a parlare universalmente a tutte le età. Corredato da incantevoli foto reali e dalle pagine del famoso Diario di Anne Frank, destinate proprio alla piccola Jacqueline, arriva dritto al cuore di chi legge.