Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, mercoledì scorso, ha incontrato alcuni rappresentanti della comunità ebraica turca e una delegazione dell’Alleanza dei rabbini nei Paesi islamici (ARIS) ad Ankara. Tra i presenti, Isaak Haleva, Rabbino Capo di Turchia e Berel Lazar, Rabbino Capo di Russia.
“Il più grande desiderio della Turchia è un Medio Oriente, in cui vivano pacificamente persone di diverse religioni, lingue ed etnie”, ha detto il presidente turco. Erdogan si è espresso contro “idee disumane come il razzismo, l’antisemitismo, l’intolleranza”, definendo l’antisemitismo e l’islamofobia “crimini contro l’umanità”. Nonostante le divergenze politiche nei confronti dei palestinesi “i rapporti con Israele nei campi dell’economia, del commercio e del turismo stanno progredendo”.
Recentemente Erdogan in varie occasioni aveva detto di voler migliorare i legami con Israele. Aveva, inoltre, affermato di “aver avuto in passato dei colloqui con lo Stato ebraico” e che la Turchia era pronta a scambiare con Israele gli ambasciatori nelle giuste circostanze.
In segno di miglioramento dei rapporti, Erdogan ha accolto con favore il recente dialogo con il presidente israeliano Isaac Herzog e il primo ministro Naftali Bennett e ha sottolineato che “un sincero e costruttivo sforzo israeliano nel raggiungere la pace con i palestinesi, contribuirà senza dubbio al processo di normalizzazione” tra Ankara e Gerusalemme – “Le relazioni con Israele sono vitali per la sicurezza e la
stabilità del Paese” ha aggiunto.
La comunità ebraica turca e l’Alleanza dei rabbini nei Paesi islamici hanno scritto in un tweet: “Ringraziamo il presidente Erdogan per averci accolto calorosamente nel primo summit annuale dell’Alleanza dei rabbini nei Paesi islamici. Il caloroso benvenuto e l’atmosfera fraterna resteranno per sempre con noi”. Durante l’incontro i rabbini hanno donato al presidente Erdogan una menorah.