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    Berlino, 290 strade intitolate a persone che hanno espresso idee antisemite

    A Berlino sono almeno 290 le strade intitolate a persone che hanno espresso idee antisemite. 

    Come rileva il Times of Israel, il dato è stato riportato da un’analisi condotta da Samuel Salzborn, commissario nazionale contro l’antisemitismo della capitale tedesca. 

    Tuttavia Salzborn non ne richiede la ridenominazione. Sostiene, piuttosto, che sia avviato uno studio con l’obiettivo di “creare una base sistematica per un’importante discussione sociale”. Ciò implica tener conto del fatto in Germania l’antisemitismo è stato l’ideologia dominante per secoli e che molte persone, che espressero opinioni antisemite, diedero comunque un significativo contributo alla società: come Martin Lutero, il teologo tedesco che iniziò la Riforma protestante nel XVI sec, incoraggiò a perseguitare e a bandire gli ebrei. Martinlutherstrasse attraversa un quartiere di tendenza a Berlino.

    Il rapporto rileva anche che molte strade sono dedicate a persone che presero parte alla resistenza al regime nazista, ma che precedentemente sostenevano idee antisemite. 

    Martin Niemöller, ad esempio, pastore protestante e teologo tedesco, prima supportò il nazismo e accusò gli ebrei di deicidio. Successivamente si oppose al regime: per questo motivo Niemöller fu deportato dai nazisti a Sachasenhausen e a Dachau, dal 1938 al 1945. L’anno successivo scrisse la poesia “Prima vennero”, che elenca le numerose vittime del nazismo e denuncia il silenzio degli intellettuali tedeschi indifferenti alle persecuzioni. Lo ricorda Pastor-Niemöller-Platz, una piazza a nord di Berlino.

    Altre persone, a cui sono state intitolate le strade, ebbero un chiaro atteggiamento antisemita.

     Il vescovo tedesco Otto Dibelius prima dell’ascesa del nazismo scrisse riguardo la “soluzione” al “problema ebraico”. La proposta di Dibelius era di fermare l’immigrazione ebraica e aspettare che il numero degli ebrei tedeschi crollasse. Un’altra strada è intitolata all’antisemita Heinrich von Treitschke che coniò la frase “Gli ebrei sono la nostra disgrazia”. 

    L’autore dello studio, il politologo Felix Sassmannshausen ha suggerito che “la ridenominazione delle strade potrebbe andar bene solo in alcuni casi. In altri, sarebbe un bel passo avanti, aggiungere un’altra targa, che spieghi la storia antisemita, a cui si riferisce”.

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