Sono circa 10.000 i cimiteri ebraici nell’Europa orientale e centrale che rischiano di scomparire. Questi luoghi, che necessitano urgentemente di essere restaurati, oltre ad essere sacri hanno una preziosa valenza storica. L’incredibile numero è emerso in un sondaggio dettagliato che l’European Jewish Cemeteries Initiative (ESJF), un’organizzazione internazionale dedicata alla localizzazione, mappatura e conservazione dei cimiteri ebraici, ha condotto per l’Unione Europea.
L’immenso numero ha scioccato anche i più esperti del settore, molti dei quali credevano infatti ci fossero più di poche centinaia di cimiteri sopravvissuti alla Shoah e al passare del tempo.
Prima della Shoah, c’erano circa 20.000 cimiteri ebraici nell’Europa orientale e centrale, metà di questi sono stati cancellati completamente a causa della Guerra. Purtroppo, le condizioni dei cimiteri che rimangono versano condizioni terribili, e dunque la maggior parte dei rimanenti, essendo stata esposta agli eventi storici e alle intemperie, sta attualmente perendo senza manutenzione.
Luoghi sacri, fondamentali per l’ebraismo, risultano essere oggi zone di sepoltura trascurate, danneggiate dal maltempo nel corso dei decenni, e distrutte a causa dall’antisemitismo. Per non parlare di quanti cimiteri, a causa dall’avidità negligente, siano stati acquistati per la costruzione di edifici residenziali, uffici, centri commerciali e campi sportivi.
Tuttavia, Una piccola minoranza dei cimiteri è stata sorprendentemente preservata, nonostante nessun ebreo li visitasse da decenni. Un team di esperti ESJF è andato di paese in paese, ricercando, investigando e misurando in ogni città, paese e villaggio.
La squadra ha utilizzato ogni strumento disponibile, quali vecchie mappe, foto aeree moderne e storiche, dispositivi tecnologici avanzati come droni e UAV e testimonianze della gente del luogo, per mappare e definire i confini esatti dei cimiteri. ESJF possiede oggi un file digitale per quasi ognuno delle migliaia di cimiteri che sono stati censiti.
L’indagine, intrapresa in un ambito senza precedenti, è solo uno dei progetti organizzati e condotti da ESJF, l’organizzazione che si è posta l’obiettivo di salvare i cimiteri ebraici d’Europa. Nei suoi sette anni di esistenza, ESJF ha ottenuto risultati incredibili, avendo preservato e recintato circa 225 cimiteri in cinque paesi diversi.
Molti conoscono Mezhibuzh, Lezhinsk, Gur, Kotzk, Vizhnitz, Uman, Lublin, Kerestir e dozzine di altri luoghi dove i più giusti del popolo ebraico giacciono nel loro eterno riposo, e dove migliaia di persone si radunano per pregare. Questi però non sono gli unici cimiteri presenti nell’Europa orientale. Rav Yitzchak Yehuda Schapira, il fondatore di ESJF, ha investito tempo, forza, energia e denaro, utilizzando le sue vaste relazioni con capi di stato e organizzazioni internazionali per salvare i cimiteri e preservare la dignità dei milioni di ebrei sepolti all’interno di questi.
Anche in questi ultimi due anni di pandemia da Covid-19, nonostante tutte le difficoltà che il virus ha comportato, il lavoro non si è fermato, riuscendo ad ottenere grandi risultati.