“Essere un uomo” (Guanda pp 268), il nuovo romanzo della scrittrice statunitense Nicole Krauss. Un altro tassello che va ad aggiungersi alla sua produzione letteraria, ricca di testi che scavano nel profondo del proprio essere, mettendo in luce la vulnerabilità umana. Dieci storie, che si muovono anche geograficamente dall’America, al Giappone, passando per la Svizzera. Un caleidoscopio di esistenze che riflette tanti sentimenti diversi e l’urgenza di specchiarsi nell’altro sesso per conoscersi a fondo. Un mosaico di sensazioni che si uniscono in questo romanzo che diventa un vero e proprio compendio del significato dell’essere uomo, soprattutto in relazione al significato di essere donna. Violenze, delusioni, abnegazioni e soprusi ma non solo, anche amore, desiderio e riscatto.
Un romanzo corale in cui ogni donna si mette a nudo davanti al lettore, rivelandosi in ogni gesto. Da quelli quotidiani ai più intimi. Donne che combattono, per affermare loro stesse, i propri diritti e per definire il loro rapporto con gli uomini, talvolta complicato e caratterizzato da violenze.
Storie diverse, che prendono vita in questa collezione scritta con una poesia disarmante. Ancora una volta Krauss racconta i drammi umani e sociali con poesia e con un eco, non troppo latente, dei romanzi Kafkiani.