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    ”L’antisemita” Cartman di ”South Park” si converte all’ebraismo e diventa ortodosso

    Chi non ha mai ascoltato una battuta antisemita proveniente dal famigerato cartone animato “South Park”? Dopo decenni di battute pungenti contro gli ebrei, il noto personaggio Eric Cartman veste i panni del rabbino ortodosso di “South Park”.

     

    Cartman, liceale egocentrico e sempre pronto a tirar fuori battute antisemite, cambia idea e lo mostra in un nuovo episodio speciale dello show, ambientato 40 anni dopo nel futuro.

    In “South Park: Post COVID”, che ha debuttato il giorno del ringraziamento su Paramount Plus, Cartman appare con un nuovo aspetto, non solo convertito all’ebraismo, addirittura alla guida di una Comunità Ebraica a Colorado Springs. Nel cartone, indossa sempre il suo Tallit, ha una moglie ebrea di nome “Yentl” e tre figli: “Moishe”, “Menorah” e “Hakham”. Il caratteristico cappello blu si è trasformato, lasciando il posto ad una kippah.

     

    La conversione di Cartman è reale, o si riferisce qualche schema elaborato è diretto alla sua vecchia nemesi, Kyle Broflovski? “Post COVID” è solo la prima parte di una nuova serie di episodi di “South Park” commissionati come esclusive Paramount Plus; quindi, non sapremo con certezza cosa succederà nei prossimi episodi, che usciranno nel corso del mese di dicembre.

     

    Tuttavia, l’improvvisa devozione alla Torah di Cartman è talmente scioccante da mandare Kyle, il sofferente protagonista ebreo dello show, in una confusione totale che lo guida verso prorompenti attacchi di rabbia, mentre si convince che la nuova vita del suo ex amico sia solo uno stratagemma meschino per farsi nuovamente beffe degli ebrei.

     

    La trama di Cartman-Kyle è solo la trama B del nuovo speciale, che riporta alla luce la vecchia banda del cortile della scuola, decisa a riunirsi per cercare di scoprire i segreti della pandemia da tempo sepolti. “South Park” ha usato a lungo la dinamica tra i due come materiale comico e politicamente scorretto, che risale al debutto dello show nel 1997. 

     

    I co-creatori della serie Matt Stone, che è realmente ebreo e dà voce a Kyle e Trey Parker, che dà la voce a Cartman, hanno costruito molti episodi attorno a temi ebraici, utilizzando spesso il black humor, generalmente come un modo per far satira deridendo i veri antisemiti.

     

    Come dimenticare le scene in cui un piccolo sociopatico impersonava Hitler che, nel tentativo di convincere i fan di “Passione di Cristo” a rievocare la Shoah, fingeva di avere la sindrome di Tourette per sputare discorsi antisemiti in pubblico. Tanti gli esempi in cui l’antisemitismo spunta, in maniera satirica, prendendosi gioco degli stereotipi dei negazionisti reali.

     

    Ma questa volta, Cartman sembra davvero serio riguardo alla sua nuova fede, urla persino lezioni di talmud mentre è in camera da letto con sua moglie. 

     

    I fan ebrei di “South Park” sono abituati agli imbrogli di Cartman, sono dunque alte le probabilità che stia per succede qualcosa di divertente. Non sapremo con certezza cosa succederà però fino al prossimo episodio realizzato per lo streaming, e previsto per il mese prossimo.

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