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    I miei indimenticabili 10 anni alla direzione degli Asili

    Sapevo già che mi sarei appassionata al nuovo incarico, quando nel giugno del 2011 entrai agli Asili Infantili Israelitici Elio Toaff. Nonostante fossero trascorsi 43 anni di insegnamento alla Scuola Polacco, ero ancora carica di entusiasmo e di energie e mi sembrava impossibile che fosse giunta l’ora della pensione. Così, con tante idee e voglia di fare, ho cominciato. Gli Asili sono una struttura storica nella nostra Comunità e rappresentano quanto di più caro abbiamo nel cuore, i nostri figli, le fondamenta dei princìpi dell’ebraismo, la sicurezza di tradizioni millenarie, l’inizio di quell’alfabetizzazione culturale di cui siamo orgogliosi custodi. La responsabilità di continuare quanto messo in atto da chi mi aveva preceduto aveva un valore assoluto, ma un luogo educativo deve essere pronto anche al rinnovamento dell’impostazione sia metodologica che dell’ambiente e in quel momento le finanze un po’ deboli andavano sia protette che migliorate.

     

    Con il supporto e la fiducia del Consiglio, presieduto dall’ Avv. Franca Formiggini, è stata acquistata la lavagna multimediale e è stata realizzata l’apertura della palestra eliminando un tramezzo, affinché potesse interfacciarsi con la sala mensa e lo spazio fosse di più ampio respiro e utilizzabile in modo multifunzionale. È stata poi creata una zona diversa per gli esercizi dei bambini con gli attrezzi ginnici e in questo modo la sala mensa, un poco ridotta in lunghezza, risultava meno dispersiva. Questo era importante non solo per le pulizie che risultavano più veloci, ma soprattutto per unificare le classi dopo il pranzo, in una specie di programma extra, da realizzare con me in un tempo unico di apprendimenti diversi, soprattutto di carattere ebraico, ma non solo.

     

    Così si cantava la Birchat ha-mazon imparando bene le parole, si dava a tutti i bambini lo stesso bagaglio di brevi spiegazioni, di canzoncine che venivano mimate, ci si alzava formando un allegro serpentone fra i tavoli a ritmo di musica… In breve tempo sono nati due CD intitolati “Voglia d’asilo” che venivano ascoltati anche nelle auto dei genitori su richiesta dei nostri piccoli alunni. Per le classi dei più grandi ho preparato spesso lezioni di Torà o di Dinim.  Per la lingua ebraica, per l’inglese e per la musica sono stati istituiti tre laboratori e in diverse occasioni  alcune classi si sono esibite in danze folkloristiche imparate a scuola. I bambini degli Asili hanno poi  iniziato a partecipare alla cerimonia di Hanuccà al Tempio Maggiore, insieme alle altre Scuole, con alcune difficoltà logistiche che siamo riusciti a superare anche con l’aiuto di Rav Colombo e con grande soddisfazione generale.

     

    A scuola facevo unire le classi anche in occasione del Seder di Tu-bishvat, così come per quello didattico di Pesach, mentre a Purim tutti i bambini dai tre anni in poi si esibivano al Teatro, facendo le prove solo a scuola. Bei momenti di gloria ma anche di fatica. Devo riconoscere che sia con il Corpo docente che con le Custodi, si è creato un clima sereno di collaborazione per il quale la fatica veniva affrontata cercando gli aspetti positivi e sentendoci ricompensati dalla buona riuscita del progetto. Si sa che i momenti critici non possono mancare, ma la forza del gruppo va incentivata e sostenuta. Ringrazio tutti per avermi seguito e soprattutto la cara Segretaria Pamela che mi è stata sempre di grande aiuto.

     

    La cucina ha cominciato a sfornare magnifiche Challot per le famiglie, dolci molto apprezzati per Shabbat, per i compleanni e altre occasioni… Oggi continuiamo così, ma le cuoche provano altre nuove ricette.

     

    Ogni anno ho presentato un Progetto all’UCEI nell’ambito dell’Otto x1000 e sono nati così alcuni testi gradevoli e utili, come l’ “Haggadà Havivà”, “Olam hatefillot”, “Wow, machar Shabbat”, e “Domilla e le fate del pentagramma”. Ne stiamo ultimando un altro di storia ebraica, completamente illustrato da bambini di cinque anni che hanno elaborato disegni  e pitture con incredibile espressività. Mi piace anche ricordare la partecipazione di due classi all’Auditorium Parco della Musica per cantare in coro un emozionante “Adon Olam”, studiato con me per esibirsi insieme al Coro Ha-Kol.

     

    Sono stati davvero tanti i momenti festivi vissuti con genitori, bambini, autorità. Rav Rashì Riccardo Di Segni ha risposto sempre con la sua gradita presenza ai nostri inviti, così come Rav Colombo, Rav Roberto Della Rocca, La Presidente Ruth Dureghello…

     

    Ben presto mi sono resa conto che la costruzione e poi la dismissione della Succà con l’impalcatura di metallo mostrava modalità troppo laboriose e costose, per cui, con l’approvazione del Consiglio, ho commissionato a Silvio Caivano la Succà quasi pieghevole, di sua ideazione, che si è rivelata preziosa e che cerchiamo di rendere sempre più colorata e piena di lavori dei bambini. All’inizio però, al centro del giardino si trovava una grande isola sulla quale troneggiava un’alta palma. Era malata e in terra si trovava ogni giorno un bel numero di insetti, compreso il famigerato punteruolo rosso. Per di più, l’imponente isola impediva un buon controllo dei bambini durante il gioco e la presenza della ghiaia non era ben vista dalle insegnanti che temevano per l’incolumità dei bambini. L’aiuto insperato e generoso giunse dalla Famiglia Fadlun, grazie alla quale il giardino ha acquisito l’immagine attuale, moderna, sana, con spazi e giochi adeguati, oltre che con un recinto per insegnare ai bambini la cura del mondo vegetale.

     

    In quel momento era in atto la Presidenza di Gino Moscati, grazie al quale la sala mensa ha perso i muretti che la separavano dall’esterno e ha acquisito una magnifica vetrata completamente apribile. Su questo non ho alcun merito, come non ne ho per i due anni nei quali agli Asili abbiamo avuto la gioia di allestire una stanza per la preparazione delle ciambellette di Pesach, ma la Scuola ha continuato le sue attività e l’atmosfera festosa raggiungeva ogni angolo. Ho curato sempre personalmente l’organizzazione dei pranzi per la Deputazione Ebraica, delle cene per qualsiasi evento e del Seder di Pesach della seconda sera, preparando la sala insieme al personale e negli ultimi anni siamo stati felici di ospitare un bel gruppo di bambini e ragazzi delle altre Scuole ebraiche.  Per la prima volta abbiamo festeggiato Lag Baomer con il falò e cena all’aperto e ancora altre feste sono state allietate da musiche di professionisti e balli di gruppo, sia  ebraici che non. E’ poi, almeno da menzionare la pienezza delle bancarelle di Yom ha-azmaut e sorrido ancora quando mi rivedo, insieme alla custode Claudia, percorrere a piedi la strada fino al Portico d’Ottavia spingendo un separé rigido, lungo più di tre metri. Non si possono dimenticare i pomeriggi dei bambini con Alberto Di Consiglio e i suoi ragazzi e ancora il Pigiama party di sera con i bimbi in pigiama sdraiati sui tappetoni, mentre raccontavo loro una storia che ascoltavano rapiti. Ed ecco il Centro estivo, novità per gli Asili, con sei piscine adeguate  all’età, un programma vario e divertente, un team attento e sempre indaffarato  tra insegnanti capaci e non docenti instancabili.

     

    Quando è arrivato il Covid, ogni iniziativa extrascolastica si è fermata, ma le insegnanti hanno continuato a lavorare con me e ogni giorno venivano prodotte lezioni di ambiti, livelli, argomenti diversi. Ogni giorno i genitori trovavano materiale e video per giochi, filastrocche, riproduzioni di disegni guidati, esercizi di letto-scrittura… E quando la Scuola ha riaperto, nessuna classe ha più potuto unirsi ad un’altra, il pranzo deve ancora oggi essere consumato all’interno della propria aula, i genitori non possono avere accesso…Il Consiglio è presieduto dal Dott. Ruben Anticoli e tutto procede nel modo migliore. Le abitudini sono modificate ma lo studio in allegria resta, così come i canti, i lavori, le atmosfere da vivere. Nei prossimi giorni  si farà festa in ogni classe, si darà luogo alle piccole recite, ai balletti, all’accensione della Hanucchià e se ne ricaverà un video per le famiglie. La Scuola non si ferma, gli Asili offriranno ancora il massimo a questi bimbi e a quelli che verranno. Invece per me questa volta la pensione c’è davvero, con la sensazione del classico nodo in gola. Consegno gli Asili alla meritevole collega Giorgia Di Veroli, certa del suo entusiasmo e della sua preparazione. A lei giunga il mio augurio di beazlahà e mazal tov per un lungo futuro pieno di successi e di soddisfazioni. Ringrazio di   cuore tutti i Consiglieri e i Presidenti che mi hanno affiancato, il personale tutto per il calore e la collaborazione, i genitori, con i quali si è instaurato un rapporto aperto e solidale, ma soprattutto i bambini, che con la loro spontaneità mi hanno riempito di  affetto e di dolcezza. Tutto questo sarà indimenticabile.

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