Arriva il
dato definitivo sull’affluenza dei votanti nella Capitale – il 48,91% dei
romani, a fronte del 51,99% del 2014, con la maggiore affluenza nel I Municipio
del centro e nel II che va da San Lorenzo a Parioli – e si va chiarendo anche
il quadro dei consensi attribuiti nelle Elezioni europee. Quando si è quasi al
90% delle 2600 sezioni scrutinate il Pd si colloca in testa ai partiti della
capitale con il 30,3% dei voti, portando a casa i migliori risultati nel I
Municipio (42,5%) e nel II (39,3%). Il minimo lo totalizza nel VI Municipio
delle Torri (17,4%), in cui la Lega porta a casa il 24,4% scavalcando il M5S al
24,9%.
La Lega
diventa il secondo partito nella Capitale con il 25,9% delle preferenze mentre
l’ “effetto Raggi” colpisce ancora il M5S che cala al 17,7% delle
preferenze, davanti a Fratelli d’Italia, all’8,7% e a Forza Italia al
5,5%.
I numeri più
bassi del M5S si registrano nel I Municipio (9,7), la metà dei voti leghisti
(18,6%), nel II Municipio (10,8%) a fronte di un 19,2% leghista e non va bene
neanche nel XV Municipio (ampia area tra Vigna Clara e La Giustiniana) dove
crolla al 13,4% mentre è testa a testa tra Lega (28,8%) e Pd (28,1%).
Anche a
Ostia e Garbatella il M5S cede il passo: nel X Municipio alla Lega, che
totalizza il 29,1%, a fronte di un 23,7% del Pd e di un 23,5% che conferma la
sua preferenza ai pentastellati; nell’VIII Municipio al Pd, che col traino
della candidatura dell’ “indigeno” ex vicepresidente della regione
Massimiliano Smeriglio totalizza il 38,1%, ma anche alla Lega che porta a casa
il 19,7% delle preferenze a fronte di un 15,3% pentastellato.
Nell’altro
municipio a guida civica, il III di cui è presidente l’ex assessore della
Giunta Marino Giovanni Caudo, il Pd arriva al 32,1% a fronte di un 24% della
Lega e di un 16,7% del M5S.