“Il fatto
di festeggiare con i ragazzi è stato il massimo, perché è una gioia ritrovarmi
dopo due anni con gli studenti e poter dialogare con loro. Ragazzi, Dovete
portarvi il passato come un archetipo, come un qualcosa che vi aiuterà a
costruire il vostro futuro”.
Queste le
parole che la scrittrice Lia Levi rivolge agli studenti delle scuole italiane,
venuti a festeggiare il suo 90º compleanno in un grande evento al Teatro Ghione
di Roma.
Giornalista
e Scrittrice pluripremiata, Lia Levi nasce a Pisa il 9 novembre 1931 da una
famiglia piemontese. Si trasferisce sin da piccola a Roma, insieme alla
famiglia, dove vive tuttora; ha vissuto a pieno il periodo delle Leggi Razziali
e della Guerra.
Giunto il
momento della deportazione, Lia e la sua famiglia riescono a sfuggire alla
retata tedesca: viene nascosta insieme alle sorelle nel Collegio delle Suore di
San Giuseppe di Chambery a Roma, dove è costretta a cambiare a nome e ad
imparare le preghiere della liturgia cattolica, per non farsi scoprire.
Divenuta
adulta Lia Levi intraprende la carriera giornalistica: nel 1967 fonda e dirige
per trent’anni il mensile di informazione Shalom. Realizza il suo
sogno d’infanzia di diventare scrittrice a sessant’anni, quando pubblica il suo
romanzo d’esordio “Una bambina e basta”, in cui una Lia adulta ripercorre
l’esperienza delle leggi razziali e della Guerra. I suoi libri vengono letti e
tradotti in tutto il mondo, rendendo Lia Levi un pilastro della narrativa
contemporanea, tanto che nel 2018 vince il Premio Strega Giovani con “Questa
sera è già domani”.
Per
celebrare i 90 anni della scrittrice, la DEMEA Eventi Culturali, che da oltre
vent’anni si occupa di promuovere la letteratura, organizzando incontri con gli
autori nelle scuole e nei centri culturali in giro per l’Italia, ha organizzato
una grande festa al Teatro Ghione di Roma, insieme agli studenti delle scuole
italiane di ogni ordine e grado, intervenuti sia in presenza, sia in modalità
telematica, a rappresentanti della casa editrice E/O, e Piemme, ai familiari e
tanti ospiti.
A condurre
l’evento, la giornalista della RAI Adriana Pannitteri, con intermezzi musicali
da parte del maestro Fernando Ramsés Peña Díaz. Un’occasione per i ragazzi che
hanno letto i libri di Lia Levi, per dialogare direttamente con la scrittrice,
sui temi della Memoria e della storia e sulla sua esperienza in collegio, ma
anche sulla sua passione per la scrittura ed il suo sogno di scrivere romanzi.
“La memoria
è importante perché ti forma: è parte di te. Ma qui parliamo di memoria ebraica
che non è solo ebraica; è una ferita civile, ed è lì che è stato fatto del male
a degli esseri umani, perciò non può essere trascurata, perché è un impegno
civile” dice la stessa Lia Levi rivolgendosi agli studenti che nei mesi
precedenti l’evento hanno letto i libri e realizzato dei progetti didattici, e
che sono stati premiati dalla scrittrice con una targa e con un attestato
autografato.
Ad
omaggiare Lia Levi, insieme agli studenti, tanti messaggi di auguri di numerosi
ospiti del panorama culturale italiano, tra cui Dacia Maraini, Tea Ranno,
Catena Fiorello, Roberto Tiraboschi, Paolo di Paolo, Nadia Terranova, Francesco
Costa, Mirella Serri, Nicoletta Bortolotti, Safiria Leccese e Antonio Ferrara.
Al termine
dell’evento, il Presidente dell’Associazione Monte Carmignano per
l’Europa,Tommaso Sgueglia, ha consegnato a Lia Levi il Premio Monte
Carmignano per l’Europa “Memoria e Riconciliazione” – sezione Romanzo
Storico per il volume “Ognuno accanto alla sua notte” (Edizioni E/O).
Proprio in
occasione del 90º compleanno della scrittrice, la casa editrice Piemme- Il
battello a vapore ha pubblicato l’ultimo … o meglio il primo lavoro di Lia
Levi: “Dal pianto al sorriso. Breve storia di nove mesi di dominazione
tedesca”, un piccolo manoscritto che Lia scrisse quando aveva appena dodici
anni, nel pieno della Guerra e terminato, come annotato dalla stessa autrice,
il 26 dicembre 1944. Il volume contiene il manoscritto originale in copia anastatica,
con testo ribattuto a fianco e un’introduzione dell’autrice.