Dal
passato rispunta un incubo, ma i grandi editori on line all’inizio non se ne
accorgono. Si tratta del famigerato “I protocolli dei Savi Anziani di Sion”, il
libello antisemita della Russia zarista che tanto successo ebbe anche durante
il nazismo. Che il libro sia messo all’indice e considerato un falso storico è
una non notizia, ma non tutti la pensano così. Soprattutto non “Le Edizioni
Segno” che lo pubblica nel 2016 e che si autodefinisce “da anni leader nel
settore dell’editoria cristiana di libri e riviste unici nel loro genere per la
varietà e la completezza delle informazioni su profezie e rivelazioni private,
messaggi e apparizioni e tutto ciò che riguarda il mondo soprannaturale”.
Ed
è soprannaturale certamente ai lettori di Feltrinelli che si riforniscono on
line nel catalogo Ibs e anche a quelli del Mondadori Store sarà sicuramente
apparsa la quarta di copertina, ovvero la sinossi del libro, di questa per
fortuna piccola e, consentiteci la definizione, sciagurata casa editrice che ci
permettiamo di riportare per intero. “Fin dall’inizio sono stati bollati di
essere un geniale falso e le motivazioni pro e contro sono tante, soprattutto
da parte di coloro che desiderano affossarli definitivamente, in realtà
contribuendo alla loro incredibile sopravvivenza.
Veri
o falsi che siano, ormai non conta più, perché questi misteriosi protocolli,
persino fuori dal loro tempo, si sono rivelati laicamente profetici. Dopo circa
120 anni molti di quei piani, allora solo ventilati, sembrano in gran parte
realizzati: la storia conferma che gli appunti protocollati di cui andiamo a
proporre una nuova e riveduta traduzione dimostrano che non si trattava di pie
fantasie”.
Una
definizione, oseremo dire, passibile di querela per odio religioso e che
ricalca la famosa accusa antisemita che non vale nemmeno la pena ripetere. Ma
tant’è che nell’epoca tecnologica, un copia e incolla sfugge di mano e la
definizione finisce nella pagina Ibs, collegata a Feltrinelli, ed è ancora
sulla pagina del Mondadori Store. Se ne accorge, però, la comunità ebraica che
in un messaggio pubblicato su Twitter, critica la scelta di Feltrinelli di
mettere in vendita il discusso libro senza avvertire i lettori sul contenuto
del volume.
“Ehi
Feltrinelli – si legge nel tweet -, attenzione qui. Davvero pensate si possa
proporre i Protocolli dei Savi di Sion – libro chiave della propaganda
antisemita – senza una nota che ne evidenzi la falsità? Così si favoriscono i
teorici del complotto a danno dell’imprescindibile analisi storica”.
Feltrinelli corre ai ripari e replica “grazie per la segnalazione. La
descrizione del volume è di competenza esclusiva della casa editrice che lo ha
pubblicato e non dei canali di vendita presso i quali questo risulta
disponibile”.