Abbiamo riso per lei, ci ha fatto commuovere vedendola sventolare ascoltando l’HaTikva, ci ha riempito d’orgoglio arrivando all’aeroporto di Ben Gurion, ci siamo arrabbiati, l’abbiamo difesa e continueremo a farlo: la bandiera israeliana.
Era il 28 ottobre 1948 quando lo Stato di Israele adottò formalmente la bandiera israeliana così come la conosciamo oggi come simbolo ufficiale della nazione.
La versione originale nasce da un’idea di David Wolffsohn dopo un incontro con Theodor Herzl al Congresso di Basilea ed è stata usata come simbolo del movimento sionista dal 1897.
Negli anni successivi nelle sue varianti venne usata dal Jewish Brigade Group dell’esercito britannico insieme all’Union Jack durante la seconda guerra mondiale.
Il 14 maggio 1948 lo Stato di Israele dichiarò l’indipendenza. La bandiera che aveva simboleggiato il sionismo per 50 anni e che in quello stesso anno sarebbe diventata la bandiera ufficiale della nazione fu esposta sul palco accanto ad un ritratto di Herzl.
Quando è stato formato lo Stato di Israele, è sorta la questione se il simbolo del movimento sionista dovesse diventare o meno la bandiera ufficiale israeliana.
La bandiera con le sue due strisce blu, ispirate dal talled , usato durante la preghiera, e una stella di David al centro sei mesi dopo la proclamazione dello Stato d’Israele divenne ufficialmente simbolo dello stato ebraico.