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    Il Portogallo onora Aristides de Sousa Mendes: l’eroe diplomatico che salvò migliaia di ebrei

    Il Portogallo ha deciso di rendere onore ad Aristides de Sousa Mendes, il diplomatico che salvò migliaia di persone dai nazisti, sfidando la dittatura di Salazar per rilasciare visti a decine di migliaia di ebrei, salvandoli da un destino inesorabile.

     

    Per onorarlo martedì, è stata posta una lapide sulle pareti del Pantheon Nazionale di Lisbona, che ospita le tombe di importanti personalità.  I principali politici e personaggi pubblici portoghesi hanno partecipato alla cerimonia ufficiale mentre la tomba è stata collocata insieme ad altre celebri figure della storia portoghese.

     

    Nel 1940 Sousa Mendes era console in Francia, nella città di Bordeaux. Mendes sfidò gli ordini del dittatore Antonio Oliveira Salazar e consegnò visti agli ebrei e ad altri in fuga dai nazisti.

    All’epoca, i diplomatici portoghesi dovevano chiedere il permesso prima di concedere i visti agli ebrei e ad altre categorie di richiedenti, eppure Sousa Mendes decise di farlo senza chiedere, rischiando la sua vita.  Quando Salazar, che governò il Portogallo con il pugno di ferro per più di tre decenni, scoprì la disobbedienza di Sousa Mendes, gli ordinò di tornare a Lisbona licenziandolo dal servizio diplomatico. Mendes e la sua famiglia lottarono per sbarcare il lunario morendo in povertà vessati dalla vergogna pubblica legata al suo operato. Morì in povertà nel 1954.

     

    I beneficiari dei visti ebbero così la possibilità di entrare in Portogallo e da lì viaggiare liberamente verso altri paesi, come gli Stati Uniti.

     

    “La persecuzione non è finita con la Seconda guerra mondiale. Purtroppo, la storia ci ha dimostrato che ciò con cui si è confrontato Aristide de Sousa Mendes è ancora una realtà attuale -ha detto il Primo Ministro, Antonio Costa, dopo la cerimonia – È per noi un’ispirazione per mantenere vivi gli stessi valori: proteggere la dignità degli esseri umani, delle vite, di coloro che cercano protezione”.

     

    “Oggi siamo in grado di vedere l’importanza di ciò che ha fatto per l’umanità – ha detto la ricercatrice Margarida Ramalho – Ebbe il pregio di mettersi nei panni del prossimo”.

     

    Il Presidente del parlamento portoghese, Eduardo Ferro Rodrigues, ha spiegato che la condotta di Sousa Mendes conferì prestigio al Portogallo.

    “Sono rare le persone che nel momento decisivo mettono a rischio la propria vita e la propria famiglia per un bene più grande. Sousa Mendes era una di quelle persone”, ha detto Ferro Rodrigues nel suo discorso.

     

    Nel 1966, il memoriale nazionale della Shoah, Yad Vashem, riconobbe Sousa Mendes come “Giusto tra le Nazioni”.

    L’anno scorso, il parlamento portoghese ha votato per onorare l’ex diplomatico al Pantheon Nazionale, collocandovi una targa e una tomba senza il suo corpo. Sousa Mendes desiderava di essere sepolto nella sua città natale vicino a Viseu, nel nord del Portogallo.

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