Dieci persone saranno processare con l’accusa di essere coinvolte negli attentati a Bruxelles nel 2016, in cui furono uccise 32 persone. E’ stato annunciato dai pubblici ministeri venerdì scorso.
Sei dei sospettati, tra cui il 32enne franco-marocchino Salah Abdeslam, sono attualmente sotto processo in Francia per gli attacchi di Parigi del novembre 2015 rivendicati dall’ISIS.
Il 22 marzo 2016 due tettoristi suicidi si sono fatti esplodere all’aeroporto internazionale di Bruxelles, e un terzo in un’affollata stazione della metropolitana.
Gli investigatori hanno indagato sul collegamento tra gli attacchi in Belgio e gli attentati di Parigi nel 2015 in cui morirono 130 persone.
Proprio come gli attentati di Parigi, anche quelli di Bruxelles sono stati rivendicati dall’ISIS. Abdeslam è il più noto tra gli indagati, presumibilmente l’unico sopravvissuto del gruppo direttamente coinvolto negli attentati di Parigi, arrestato dopo una sparatoria a Bruxelles.
Abdeslam, condannato anche da un tribunale belga per aver tentato di uccidere i poliziotti durante la sparatoria a Bruxelles nel 2016, è considerato dagli Stati Uniti come “terrorista globale”. Questa settimana, Abdeslam ha riconosciuto per la prima volta il suo ruolo negli attacchi di Parigi, dicendo in tribunale che l’uccisione di 130 persone fosse una rappresagli per gli attacchi aerei all’ISIS e che la strage di innocenti non era “nulla di personale”.
Dopo la decisione di venerdì, il processo per gli attentati in Belgio dovrebbe iniziare nel settembre 2022 e durare un anno.
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