Musica,
tanta bella musica, dalla pop alla quella folkloristica, da quella classica a
quella lirica. E poi ovviamente le esibizioni canore, con balli e danze. Così
si può sintetizzare la festa che la Comunità ebraica di Roma ha organizzato –
come ogni anno – per celebrare in allegria Yom Hazmauth, il Giorno dell’Indipendenza
dello Stato di Israele. Un’evento iniziato qualche ora prima con una tavola
rotonda, condotta dal direttore di Shalom, Giacomo Kahn, sulle relazioni tra
Italia e Israele cui hanno partecipato i giornalisti Claudio Pagliara, Daniele
Scalise, Fabiana Magrì e l’economista Francesco Russo. Evento poi proseguito
nel tempio maggiore dove è stato suonato lo shofar che ha dato quasi il segnale
dell’inizio della festa svoltasi in modo gioioso, anche grazie all’ampio
schieramento delle forze dell’ordine che hanno assicurato che tutto si
svolgesse nella massima tranquillità e sicurezza. Un festa allietata quest’anno
(il 71° anniversario) dalla conduzione gioiosa e molto sbarazzina di Jonatan Kashanian
– volto noto della televisione italiana – che sul palco ha presentato gli
ospiti e le Autorità: l’ambasciatore di Israele in Italia Ofer Sachs, il
sindaco di Roma Virginia Raggi, il rappresentante della Regione, il presidente
della Comunità Ruth Dureghello, il rabbino capo rav Riccardo Di Segni. Dopo i
saluti d’obbligo, sul palco sono diventati protagonisti con diverse esibizioni i
giovani e i ragazzi della Comunità, dei movimenti giovanili, delle scuole
ebraiche e dell’associazione Simchà Layeled; poi gli inni nazionali (eseguiti
dal tenore Claudio Di Segni e dalla mezzo soprano Reut Ventoreno), e poi l’invito a fare musica attraverso l’associazione onlus ‘Suoniamo Insieme per Alisa’. Festa che si è conclusa con l’esibizione della band di Benny Fadlun che ha fatto ballare
fino a notte tarda i circa mille partecipanti alla festa.