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    La Lituania abbandona il progetto di costruire un centro congressi dove c’era l’ex cimitero ebraico di Piramont

    Il governo lituano ha accantonato piani controversi di costruire un vistoso centro congressi su quello che era un cimitero ebraico nella capitale Vilna, a causa di come la pandemia di Covid-19 “ha cambiato il mercato e l’ambiente del turismo congressuale”. Lo ha dichiarato la Cancelleria del governo della Lituania al sito di notizie Alfa.

     

    Un enorme ex complesso sportivo in rovina, chiuso nel 2004, si trova già in cima a una parte dell’area che un tempo era il cimitero di Piramont, dove giacciono eternamente migliaia di corpi, tra cui molti esponenti dell’ebraismo, come il leggendario saggio del XVIII secolo noto come il Gaon di Vilna. Il piano del governo era quello di trasformare il vecchio complesso in un centro conferenze da 25 milioni di dollari, con costruzione che avrebbe avuto inizio a partire dal 2023.

     

    Gli oppositori del piano, tra cui Dovid Katz, uno studioso yiddish e attivista che ha combattuto per anni contro la proposta del centro conferenze, e molti altri membri della comunità ebraica lituana di circa 2.500 persone, hanno sottolineato come il progetto rappresentasse un insulto alla memoria delle persone lì sepolte. I soldati nazisti e i loro collaboratori hanno quasi spazzato via la popolazione ebraica lituana durante l’Olocausto.

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