16 agosto 1944: in questo giorno
simbolicamente si può collocare la fine della comunità ebraica di Rodi.
Oltre 5
secoli di storia che avevano visto fiorire nell’isola greca una significativa
presenza ebraica venivano distrutti dalla deportazione nazista nei campi di
sterminio.
“È una delle pagine più nere della storia – racconta il
sopravvissuto ad Auschwitz Sami Modiano a Shalom. – Il 16 agosto 1944 la comunità
di Rodi conobbe di fatto la sua fine: dopo quasi un mese di viaggio in
condizioni terribili, in questo giorno, i circa 2mila ebrei di Rodi giunsero ad
Auschwitz, furono selezionati e mandati alla cosiddetta ‘rampa della morte’.
Era la fine di una storica comunità che per secoli aveva vissuto a Rodi in pace,
producendo un grande patrimonio umano e culturale. Io sono uno dei pochi
sopravvissuti di questa comunità e il mio pensiero va a queste vittime
innocenti, tra cui vi è anche la mia famiglia”.
A Rodi la comunità ebraica era
fiorita dal XVI secolo. Aveva resistito all’occupazione italiana, sebbene dal
1938 anche gli ebrei dell’isola vengono spogliati dei loro diritti a causa
delle leggi razziali. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, Rodi passa
sotto il dominio nazista: è l’inizio della fine.
Il 18 luglio 1944 vengono
arrestati i capifamiglia della comunità; il giorno dopo viene chiesto ai
familiari di preparare i bagagli con oggetti di prima necessità. All’alba del
23 luglio ha inizio il lungo viaggio verso Auschwitz, con alcuni barconi
destinati al trasporto animale riempiti di uomini e donne ridotti in condizioni
disumane. Dopo una sosta a Cos, l’arrivo al porto del Pireo. Il 3 agosto, ad
Atene, il trasferimento su un treno dai vagoni piombati, in un ambiente altrettanto
malsano e precario. L’arrivo ad Auschwitz, appunto, il 16 agosto 1944: una data
indelebile nella mente dei pochi sopravvissuti, 31 uomini e 120 donne.
Dopo la
guerra hanno tutti conservato Rodi nel cuore, pur proseguendo nella maggior
parte dei casi la propria vita in America, Australia, Italia, Israele o altri
Paesi.
Oggi resta solo una presenza ebraica a Rodi ridotta a poche decine di
persone. La data del 16 agosto rimane quindi uno spartiacque significativo
nella storia di questa comunità e di tutto l’ebraismo.