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    Per la prima volta le Olimpiadi in silenzio per commemorare gli atleti israeliani uccisi a Monaco ‘72

    Un momento di raccoglimento e di silenzio è stato osservato oggi, durante la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Tokyo, in ricordo delle vittime israeliane che furono assassinate durante le Olimpiadi del 1972, per mano di otto terroristi palestinesi a Monaco di Baviera.

     

    La prima volta in assoluto in cui le vittime sono state onorate nella cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici. Un riconoscimento importante e commovente, all’interno di uno degli eventi sportivi più prestigiosi al mondo. Le famiglie delle undici vittime avevano richiesto più volte al Comitato Olimp ico Internazionale (CIO) di osservare un minuto di silenzio durante la cerimonia di apertura, richieste che vennero sempre respinte, fino ad oggi.

     

    Nel 2012, il CIO respinse la richiesta di un momento di silenzio per onorare le vittime del massacro di Monaco, e l’allora presidente Jacques Rogge, definì il momento di raccoglimento “inappropriato”, sostenendo che la politica non doveva essere coinvolta nello sport. Durante le Olimpiadi nel 2012, l’ambasciata israeliana a Londra tenne un servizio commemorativo per le vittime, a cui ha partecipò l’allora primo ministro britannico David Cameron. E alle ultime Olimpiadi, tenutesi a Rio de Janeiro nel 2016, due giorni prima dei giochi Olimpici, venne organizzata da funzionari brasiliani e israeliani, una cerimonia per ricordare e onorare le vittime.

     

    “Finalmente è stata fatta giustizia ai mariti, figli e padri che sono stati assassinati a Monaco di Baviera. Abbiamo lottato per 49 anni ma non abbiamo mai rinunciato. Non riesco a fermare le mie lacrime. Abbiamo tanto atteso questo momento.” Ha detto alla stampa Ilana Romano, vedova di una delle vittime di Monaco.

     

    Yigal Carmi, Presidente del Comitato Olimpico Israeliano, ha affermato: “Il Comitato Olimpico Internazionale ha esaudito i desideri delle famiglie delle undici vittime di Monaco e dello Stato di Israele”.

     

    Subito dopo l’emozionante momento di silenzio in memoria degli atleti, è stata issata una bandiera israeliana, un grande omaggio per lo stato ebraico, tra i 204 paesi partecipanti ai giochi. La bandiera è stata portata da due atleti israeliani: Hannah Knyazeva-Minenk e Yaakov Tomarkin.

     

    Il momento del silenzio è stato osservato anche in onore delle vittime del COVID-19 in tutto il mondo. Il primo ministro Naftali Bennett ha twittato esprimendo la sua gratitudine al Giappone, non solo per l’importante gesto nei confronti delle vittime di Monaco, ma anche per il coraggio di aver portato avanti un progetto come le Olimpiadi in un momento così difficile. Ha concluso augurando buona fortuna al team degli atleti israeliani.

     

     

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