Gli investigatori di New York
hanno effettuato il sequestro di alcuni documenti storici, trafugati alle
Comunità ebraiche dell’Est durante la Seconda Guerra Mondiale, che stavano per
essere messi all’asta negli Stati Uniti, secondo quanto affermato dalle
autorità federali.
Come riporta il Times of
Israel, la casa d’aste Kenstenbaum & Company, era in procinto di
vendere diciassette pergamene funebri, manoscritti e registri comunitari del
XIX sec, prima che venissero sequestrati a seguito di “un’ampia” indagine, come
sostenuto nella dichiarazione del Dipartimento di Giustizia.
I beni, saccheggiati “mentre
imperversavano i tempi più bui del nostro mondo” ha affermato Peter Fitzhugh, agente speciale
in carica della Homeland Security Investigations (HSI), provengono dalla
Romania, Ungheria, Slovacchia e Ucraina, e sono stati sottratti agli ebrei
durante la Shoah. “Siamo fortunati ad appartenere a quella squadra che
restituirà questi manoscritti alle loro legittime comunità ebraiche” ha
aggiunto Fitzhugh.
L’indagine delle Forze
dell’Ordine statunitensi è partita a febbraio, quando sono venute a conoscenza
della vendita da parte della casa d’aste di Brooklyn di oggetti ricchi di
informazioni, databili dal 1840 fino all’inizio della Seconda Guerra Mondiale:
preghiere per i defunti, regole comunitarie, nomi di capi religiosi e, in
alcuni casi, nomi dei membri delle comunità, deportati al campo di sterminio
nazista di Auschwitz.
La vendita all’asta è stata
sospesa su richiesta della Comunità ebraica della città di Cluj-Napoca, in
Romania, e della World Jewish Restitution Organization, istituita dalle
principali organizzazioni ebraiche mondiali dopo la caduta dei regimi comunisti
in Europa orientale, per la restituzione dei beni ebraici trafugati.
Tra gli oggetti recuperati c’è
anche un libro, legato alla Comunità ebraica di Cluj-Napoca. Secondo un affidavit, gli investigatori avevano trovato la
menzione del testo in un libro pubblicato a Cluj nel 1936, ma dopo la Shoah si
perse ogni traccia dell’opera, suggerendo che fosse stata trafugata.
Come riporta la deposizione
giurata, la casa d’aste aveva venduto alcuni dei manoscritti prima di essere
contattata dalle Forze dell’Ordine, quando pose fine alle vendite. Tuttavia i
funzionari hanno preferito sequestrare i documenti, temendo che Kestenbaum
& Company smettesse di collaborare.
La dichiarazione del Dipartimento
di Giustizia non ha fornito alcuna indicazione sui tempi di restituzione degli
oggetti.