Il ministro della Sanità Nitzan Horowitz ha dichiarato lunedì che al momento non si considera la chiusura dell’aeroporto Ben Gurion, come misura per arginare l’impennata di casi Covid – 19 nel paese. Lo riporta Israel Hayom.
Israele ha recentemente reintrodotto alcune restrizioni sanitarie, che sono state revocate a maggio a seguito di una campagna di vaccinazione di successo, mentre il paese combatte la variante Delta del COVID-19.
“Non stiamo parlando di chiudere l’aeroporto Ben Gurion”, ha detto il Ministro Horowitz durante un incontro con alti funzionari dei ministeri della salute e delle finanze – “Il nostro approccio è stato e rimane quello di adottare misure per frenare la diffusione riducendo al minimo i danni all’economia e mantenendo la routine della vita quotidiana”
“Sì, è probabile che presto altri paesi entreranno nella lista nera. Non c’è scampo da questo. Gli arrivi e le partenze da Israele saranno monitorati da vicino, ma non chiuderemo l’aeroporto, non ne stiamo parlando” ha continuato il Ministro.
Ieri il canale tv Channel 12 in un ampio servizio aveva ipotizzato la chiusura dell’aeroporto, a cui alcuni funzionari starebbero pernsando, nel caso di un’ulteriore aumento di contagi. Circa il 10% dei contagiati nelle ultime settimane provengono da viaggi di ritorno dall’estero, secondo i dati del Ministero della Salute.
Sono stati circa 22.000 i passeggeri a partire domenica dall’aeroporto Ben Gurion, anche se il Primo Ministro Bennett aveva chiesto ai cittadini di astenersi da viaggi non essenziali.