Il Ministro per il digitale, la cultura, i media e lo sport Oliver Dowden, ha chiesto che le cinque principali società e piattaforme di social media operanti nel paese, adottino e mettano in pratica la definizione operativa di antisemitismo dell’International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA) sulle varie piattaforme social. La richiesta di adottare la definizione dell’IHRA è stata fatta sulla base di un grave picco di antisemitismo online. Lo riporta il JPost
In una lettera inviata la scorsa settimana a Facebook ( Instagram) Twitter, Google (YouTube), Snapchat e TikTok, Dowden, avendo preso atto del preoccupante aumento dell’antisemitismo online, ha affermato che l’adozione della definizione IHRA aiuterebbe a combattere questo fenomeno dilagante.
“Il governo è impegnato ad affrontare coloro che diffondono opinioni estremiste che promuovono la violenza, l’odio e la divisione contro gli individui e le comunità nella nostra società”, ha scritto Dowden, aggiungendo che ciò “include la diffusione di contenuti antisemiti online, che possono incitare all’odio e alla divisione nei confronti della comunità ebraica.”
Il ministro del governo ha citato la revisione del 2020 sull’antisemitismo da parte del Community Security Trust (CST), un’organizzazione che monitora l’antisemitismo e organizza la sicurezza ebraica, che ha riportato il secondo numero più alto di casi di antisemitismo online
“Queste statistiche da sole, evidenziano il ruolo delle piattaforme nel consentire la diffusione di questo tipo di materiale dannoso”, ha aggiunto il ministro.
Nel maggio di quest’anno, il CST ha anche pubblicato un rapporto sull’antisemitismo sul motore di ricerca di Google, rilevando che i contenuti antisemiti ricercabili sulle immagini di Google sono prevalenti, anche con la funzione di ricerca sicura attivabile tramite Google.
“È in questo contesto che vorrei incoraggiarvi fortemente ad adottare la definizione, e a considerare la sua applicazione pratica nello sviluppo delle politiche e delle procedure della vostra azienda”, ha scritto il ministro.
“La definizione non è legalmente vincolante, ma è uno strumento prezioso per le organizzazioni al fine di capire come si manifesta l’antisemitismo nel 21° secolo, e per poterlo affrontare”.
La definizione IHRA è stata adottata da 29 paesi, dall’UE e da numerosi governi e istituzioni locali in tutto il mondo, come un modo per definire chiaramente l’antisemitismo al fine di monitorarne accuratamente la diffusione.
Il Consiglio dei Deputati, un’organizzazione rappresentativa dell’ebraismo britannico, ha affermato che la lettera del ministro del governo è stata emessa su sollecitazioni da parte loro, durante un incontro tenutosi il mese scorso, per discutere l’enorme aumento dell’odio online a causa di una nuova ondata di violenza del conflitto israelo-palestinese.
La presidentessa del consiglio dei deputati, Marie van der Zyl, ha elogiato l’azione del governo e ha invitato il segretario di Stato a dare seguito chiedendo a Ofcom, in qualità di regolatore previsto per i social media, di utilizzare IHRA per valutare se le società di social media stanno adempiendo al loro dovere di attenzione nei confronti degli utenti ebrei.
“Siamo determinati a garantire che gli utenti ebrei, che utilizzano i social media, siano liberi di godersi lo spazio online senza timore di essere presi di mira dall’odio” ha concluso.