L’Auschwitz Memorial replica duramente alle dichiarazioni di Lauren Boebert, deputata repubblicana del Colorado. La scorsa settimana, infatti, la Boebert aveva scritto in un tweet che lo sforzo federale per raggiungere le persone che non sono state ancora vaccinate contro il Covid 19 è lo stesso della Germania nazista, come riporta il JTA.
Già agli inizi di quest’anno la deputata aveva paragonato le misure sanitarie adottate dal governo per contrastare la diffusione del virus alle “camicie brune”, gruppo paramilitare del partito nazista, dichiarazione subito condannata dall’Anti-Defamation League Mountain States.
“La gente del mio distretto – ha twittato la Boebert – è abbastanza intelligente da prendere le proprie decisioni sulla vaccinazione sperimentale e non ha bisogno della coercizione da parte degli agenti federali. Mi sono svegliata nella Cina comunista?”.
L’Auschwitz Memorial ha affermato in un tweet: “La strumentalizzazione della tragedia di tutte le persone che tra il 1933 e il1 945 hanno sofferto umiliate, torturate e uccise dall’odioso regime totalitario della Germania nazista per argomentare contro la vaccinazione, che salva la vita umana, è un triste sintomo di declino morale e intellettuale”.
Pochi giorni prima anche la deputata repubblicana della Georgia, Marjorie Taylor Greene aveva ripetutamente paragonato le misure adottate per combattere la pandemia alla Shoah.
Due settimane fa l’Auschwitz Memorial aveva risposto anche alla dichiarazione dell’europarlamentare italiana e della Lega Francesca Donato, che aveva evocato il triste slogan ‘Arbeit macht frei’ posto all’ingresso dei campi di concentramento nazisti, strumentalizzandolo nella sua battaglia contro la vaccinazione.