Nicole Krauss, scrittrice ebrea statunitense, apprezzata dalla critica e dal pubblico e tradotta in tutto il mondo è la vincitrice del Sami Rohr Prize for Jewish Literature. La premiazione, che si è tenuta la scorsa domenica 6 Giugno, l’ha vista protagonista con il suo ultimo romanzo “Selva oscura” in parte autobiografico. Un romanzo catartico e ironico, elogiato dalla critica come il migliore della sua produzione e definito dal Booklist “Misterioso, incantevole…Una riflessione sul paradosso dell’esistenza, uno sguardo profondo sul nostro io”. Krauss è cresciuta tra l’America, in cui attualmente vive con i suoi figli, e Israele, da cui attinge con maestria i paesaggi e le vibrazioni per dipingere i suoi romanzi. I suoi quattro libri, pubblicati in Italia dalla casa editrice Guanda, hanno riscosso molto successo permettendole di affermarsi nel panorama letterario italiano e non solo. Uno dei suoi romanzi pubblicato nel 2005 e dedicato ai suoi nonni, “La storia dell’amore”, che mette a confronto, attraverso una serie di flashbacks, nuove e vecchie generazioni che devono fare i conti con il peso della Shoà e l’importanza di comprendere e accettare il passato, ha ispirato un film con la regia di Radu Mihaileanu, consacrandola ufficialmente alla scrittura a livello internazionale. Nel 2007 è stata annoverata tra i 20 migliori scrittori Americani under 40. La sua scrittura evocativa e profonda analizza spesso l’identità ebraica e l’importanza della comprensione della storia per poter vivere un futuro consapevole. La memoria, fil rouge delle opere dell’autrice, si fa protagonista e si dipana pagina dopo pagina; una memoria che si alimenta di luoghi ed esperienze. L’ebraico, l’inglese, l’yiddish un mosaico di lingue e di culture che danno vita ad un’identità caleidoscopica necessaria per guardare al futuro. Il passato per l’autrice, e specialmente la memoria, sono parte imprescindibile di ogni persona. Una scrittrice senza dubbio in grado di raccontare sentimenti, debolezze e speranze con una naturalezza poetica.