“Chi critica la nostra piazza, pacifica e a sostegno della democrazia, dovrebbe esprimersi in maniera netta sulla bandiera d’Israele bruciata. Un segnale pericoloso e indegno che fa ben comprendere clima d’odio” questa la risposta della Presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello alla manifestazione di ieri a Piazza Duomo che ha visto protagoniste migliaia di persone per manifestare, si fa per dire, solidarietà al popolo palestinese e a chi ha criticato la politica italiana di aver preso parte alla manifestazione di mercoledì a sostegno di Israele al quartiere ebraico.
Nella giornata di ieri alcuni facinorosi, per lo più tunisini, egiziani, marocchini anche di seconda generazione, sono saliti sul monumento equestre di a Vittorio Emanuele II e hanno iniziato a scandire i cori contro lo Stato ebraico, bruciando anche una bandiera di Israele e con striscioni contro l’Italia definita “complice”. Nessuno scontro con le forze dell’ordine, ma alcuni partecipanti prima del presidio vero e proprio hanno cercato di avviare una manifestazione in movimento: infatti alcuni gruppi di giovani che facevano cori in lingua araba, inneggiando all’ “intifada”, hanno improvvisato dei mini cortei sono stati bloccati quando stavano per entrare in galleria.
Le immagini della manifestazione, che doveva essere un presidio statico, sono al vaglio della polizia scientifica per identificare sia chi ha violato i limiti dati alla manifestazione sia chi ha violato le normative anti-Covid; foto e video mostrano molti ragazzi con le mascherine abbassate o senza.
“Oggi nel mirino è Israele, domani l’intera Europa ed Occidente. Ieri a Milano abbiamo assistito a scene che evocano la violenza delle banlieue parigine. Anche per questo abbiamo l’obbligo morale di essere con Israele nella guerra contro il terrorismo nazista islamista di Hamas e di quei paesi canaglia come Iran, Turchia, Qatar che lo sponsorizzano.” Con queste parole il vicepresidente della Comunità ebraica di Roma Ruben Della Rocca, in un post su Facebook, avverte di come il clima intorno alla questione mediorientale non riguardi solo lo Stato d’Israele ma tutta l’Europa.