Una frase “grave” anche se chi l’ha pronunciata, un ragazzino delle medie,
“probabilmente non si è nemmeno reso conto”. Così il rabbino capo di
Ferrara Luciano Meir Caro commenta gli atti di bullismo a sfondo antisemita denunciati in una scuola ferrarese
e annuncia che “nei prossimi giorni” si recherà nell’istituto per
“raccontare ai ragazzini cosa è stata la Shoah”. Il caso “forse
è stato un po’ amplificato, in buona fede”, aggiunge il rabbino capo,
perché la vicenda “è già rientrata, e circoscritta”.
“Collocherei l’episodio in un ambito di ignoranza di due bambini che
litigano”, ha proseguito Meir Caro, “senza un retroterreno”
antisemita. Insulti comunque “gravi” sottolinea perché “riflettono” quello che i
più piccoli “respirano negli stadi, nei manifesti per strada, e non si
rendono conto della gravità” di
certe affermazioni.