In occasione della Giornata della Memoria, la Fondazione Museo della Shoah presenta a partire dal 27 gennaio 2021, presso la Casina dei Vallati sede museale della Fondazione, la mostra ”Dall’Italia ad Auschwitz” a cura di Marcello Pezzetti e Sara Berger. La mostra si avvale del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, dell’UNAR Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del Dipartimento per le Pari Opportunità, della Regione Lazio, di Roma Capitale, dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, della Comunità Ebraica di Roma, dell’Associazione Figli della Shoah e in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione. Questa esposizione descrive la storia di tutte le persone arrestate tra il 1943 e il 1944 nel territorio italiano e deportate nel complesso concentrazionario di Auschwitz-Birkenau. Si tratta innanzitutto delle persone di origini ebraiche – spesso interi blocchi familiari -, compresi gli ebrei stranieri che negli anni precedenti avevano cercato rifugio nella penisola e gli ebrei che risiedevano nelle isole del Dodecaneso, nella quasi totalità di nazionalità italiana. Ma, grazie alle indagini storiografiche condotte, si è scoperto che la realtà della deportazione ”politica” – nella quasi totalità costituita da donne residenti nel territorio dell’Adriatisches Küstenland (Litorale Adriatico) – è ben più consistente rispetto a quella proposta fino ad ora dalla storiografia e che la deportazione ha toccato anche un piccolo numero di rom – dato fino ad oggi sconosciuto -, anch’essi arrestati nell’Adriatisches Küstenland. L’esposizione si apre con un’introduzione sulla storia di Auschwitz-Birkenau dal 1940 al 1943, ovvero del periodo precedente l’arrivo dei primi prigionieri giunti dall’Italia, per poi proseguire con una sala dedicata ai trasporti, dove appaiono volti e numeri dei deportati di ogni convoglio partito dal territorio italiano. La mostra si caratterizza per la presenza di considerevoli novità, storiografiche ed espositive, fra cui innanzitutto la scoperta della rilevante consistenza della deportazione dei ”politici” non ebrei ad Auschwitz e la presenza nei convogli di rom, donne e uomini. Vengono presentate nuove cifre della deportazione Ebraica, compresa anche l’individuazione di nuove date di partenza dei trasporti. Con questa grande mostra sarà possibile conoscere per la prima volta in maniera completa il ”volto” della deportazione in Italia. (Clt/Adnkronos)