Arriveranno a marzo i primi vaccini anti-Covid per i Territori palestinesi. Il governo dell’Autorita’ nazionale palestinese (Anp) ha annunciato che fra due mesi sia i vaccini ordinati ad Astrazeneca, sia quelli russi, dovrebbero arrivare nel Paese e permettere l’inizio della campagna di vaccinazione. L’Anp e’ stata la prima, in Medio Oriente, a registrare il vaccino russo Sputnik V. Il Fondo Russo per gli Investimenti Diretti, (Russian Direct Investment Fund, Rdif), ha diffuso la notizia con un comunicato, asserendo che il ministro della Salute palestinese ha approvato in emergenza il vaccino, come e’ gia’ successo per Algeria, Argentina, Bolivia e Serbia. Il vaccino russo arrivera’ nei Territori grazie anche ai partner internazionali dell’Rdif India, Cina, Corea del Sud, tra gli altri paesi. La notizia pero’ non smorza le polemiche con Israele per la fornitura dei vaccini.
Dimostrando il tradizionale odio contro Israele, alcune Ong, tra le quali Amnesty International, nelle scorse settimane hanno accusato Israele di non voler offrire il vaccino ai palestinesi.
Ma secondo gli accordi di Oslo del 1993, che regolano i rapporti tra i due stati, e’ l’Autorita’ palestinese, non Israele, responsabile per la salute dei palestinesi in Cisgiordania, vaccini compresi, tant’e’ vero che i palestinesi residenti a Gerusalemme est, sotto controllo israeliano, sono già stati vaccinati in Israele.