Sarebbe
stato ordinato dall’Iran il lancio del razzo partito da Gaza che lunedi’ ha
colpito una abitazione a Mishmeret, a nord di Tel Aviv, ferendo sette persone
tra cui tre bambini. Lo riferisce il Jerusalem Post, un funzionario anonimo di
Hamas. L’ordine sarebbe arrivato quindi dall’Iran, che avrebbe chiesto a una
cellula islamica che opera appena fuori dalla Striscia di Gaza di effettuare
l’attacco. La notizia sarebbe poi stata confermata anche da alcuni funzionari a
Gaza e in Egitto. Hamas spera che la nuova escalation possa arrecare danni alla
campagna elettorale del primo ministro Benjamin Netanyahu, riducendo fortemente
le possibilita’ per una sua rielezione il prossimo 9 aprile.
Quando
lunedi’ c’e’ stato il lancio del missile verso Israele, secondo quanto riferito
da alcuni funzionari palestinesi, Hamas era convint che Israele non avrebbe mai lanciato una
operazione controffensiva contro Gaza a poche settimane dalle elezioni. Ecco
perche’ invece molta sorpresa ha creato il fatto che durante la notte scorsa
Israele abbia prontamente reagito, rifiutando l’invito alla calma arrivato anche
da parte dell’Egitto. I caccia
israeliani hanno bombardato decine di obiettivi di Hamas nella Striscia. Il sistema di difesa
anti missile israeliano e’ stato attivato. Cio’ nonostante, un razzo di Hamas
ha colpito una casa nella citta’ di Sderot, nel sud di Israle, senza tuttavia
provocare feriti.
L’Iran resta
uno dei principali sostenitori di Hamas,
nonostante le divergenze, in particolare sul conflitto in Siria. Le relazioni
tra Teheran e Hamas sembrano dunque solide, tanto che nei mesi scorsi diversi
leader del movimento islamista hanno visitato l’Iran, contribuendo a rafforzare
i rapporti che invece nel recente passato avevano subito una battuta
d’arresto.
Il calo del
sostegno finanziario ad Hamas da parte dell’Iran aveva creato all’organizzazione
palestinese non pochi problemi finanziari, costringendola a chiudere ad esempio
la tv satellitare Al Quds. Hamas aveva anche cominciato a ridurre drasticamente
gli stipendi, per far fronte alla crisi economica in atto, generando grande malcontento
tra la popolazione locale, scesa poi persino in piazza in segno di protesta
contro il caro vita e le condizioni di vita nella Striscia. Manifestazioni di
protesta che Hamas aveva bloccato effettuando numerosi arresti, con minacce e
botte.
L’inviato
statunitense per il processo di pace in Medio Oriente, Jason Greenblatt, ha dichiarato
che l’Iran finanzia Hamas con 100 milioni di dollari all’anno per comprare armi
e costruire tunnel per attaccare Israele.