Tra gli autori degli
attacchi contro le moschee in Nuova Zelanda, la polizia australiana esaminando
il video live postato dai terroristi ha identificato un australiano di 28 anni,
Brenton Tarrant, suprematista bianco e autore di un manifesto online. Il testo,
che si trova in rete, si intitola “the great replacement”, la grande
sostituzione. Tarrant lamenta il fatto che sia in atto un “genocidio dei
bianchi” causato “dall’immigrazione di massa” contro cui bisogna
reagire e definisce il suo gesto come una vendetta. Nel lungo testo, Tarrant
parla dei suoi modelli e sodali di lotta (che definisce
“etnosoldati”). Tra loro cita l’autore della strage di Utoya in
Norvegia Andres Breivick e l’autore dell’attacco a Macerata Luca Traini. In
realtà Tarrant ammette di aver avuto concreti contatti però solo con il
fratello di Breivick Knight Justiciar Breivi.
Il primo ministro
neozelandese Jacinda Ardern ha parlato di “uno dei giorni più bui della
Nuova Zelanda”, dopo le sparatorie avvenute in due moschee di Christchurch
che hanno causato 49 morti. “Quello che è successo è un atto di violenza
straordinario e senza precedenti”, ha detto la Ardern, aggiungendo che
molte delle persone colpite potrebbero essere migranti o rifugiati che
“hanno scelto di fare della Nuova Zelanda la loro casa. Ed è la loro casa.
Sono noi. La persona che ha perpetuato questa violenza contro di noi non lo
è”.
Nel frattempo la polizia ha
“esorta con forza” a non condividere il link dell’inquietante video
sulla strage nelle due moschee di Christchurch. “Stiamo lavorando perche’
venga rimosso”, ha scritto la polizia su Twitter, per evitare che il
manifesto dei terroristi venga pubblicizzato. Anche molti utenti hanno esortato
i social a rimuovere le immagini della strage che sembra sia stata trasmessa
live su Facebook.