Gli hezbollah libanesi hanno formato una nuova rete
terrorista nella parte siriana delle Alture del Golan con l’obiettivo di
colpire Israele. Lo denuncia oggi l’esercito israeliano, secondo il quale la
rete è guidata da Ali Musa Daqduq, accusato di un attacco in Iraq in cui
morirono cinque soldati americani.
Con l’approssimarsi della fine della guerra in Siria,
afferma il comunicato dell’esercito, la milizia libanese filo iraniana ha
deciso di ricostituire la rete terrorista a ridosso del confine con Israele, che
era stata avviata nel 2013 ma successivamente distrutta. A quanto si legge, il
gruppo sciita non ha informato di questa decisione il presidente siriano Bashar
Al Assad del quale è alleato.
Il generale Amit Fischer, comandante della divisione del
Golan, ha promesso di sradicare il gruppo terrorista, che al momento si trova
in una fase organizzativa e non è ancora operativo. “Agiremo con tutta la
nostra forza per cacciare questa organizzazione terrorista dalle Alture del
Golan e per assicurare la stabilità della regione”, ha assicurato il
militare.
Esponente di Hezbollah, Daqduq fu accusato di un attacco nel
gennaio 2007 a Karbala, in Iraq, nel quale furono rapiti e uccisi cinque
soldati americani. Catturato nel marzo di quell’anno dalle forze statunitensi,
il libanese fu rinchiuso in un carcere iracheno, ma cinque anni dopo fu assolto
per mancanza di prove e rimesso in libertà. (Cif/AdnKronos)