Si apprende da Paolo Conti sul Corriere che la Sindaca di Roma ha scritto su twitter: «Roma dice addio a Rosetta Stame. Ha dedicato la sua vita a ricordare la tragedia delle Fosse Ardeatine affinché quei terribili errori del passato non si ripetano mai più». Frase che va riletta due-tre volte, controllando bene la firma e la foto di Virginia Raggi, per dover ammettere che possa essere vera. Inevitabile la reazione di twitter: «Mio nonno e i suoi due fratelli non sono stati ammazzati da un “errore” ma da un regime nazifascista che controllava il Paese». «Orrori Sindaca, non errori!»”
Tuttavia, la Sindaca Raggi, a sua volta ha fatto un errore, e nulla di più, perché costei ha già dimostrato coi fatti una notevole sensibilità nei riguardi dei diritti umani in generale e della difesa degli ebrei dall’antisemitismo in particolare. Ne consegue che, nel suo caso, si è davvero trattato non di un atto mancato bensì di un lapsus calami, che nulla toglie sia ad un onorevole passato sia alla fiducia che è giusto riporre in lei per il futuro.
Ciò non toglie, beninteso, che la prima cittadina, al pari dell’ultimo (ammesso e non concesso che siffatta categoria esista) possa essere corretta come, d’altro canto, ciascuno di noi, se non altro perché questo è uno dei benefici della democrazia.
Dobbiamo ammettere, però, la nostra curiosità nei riguardi di chi in passato ha qualificato come un errore gli atti terroristici contro israeliani senza che nessuno se ne accorgesse. Anche in quel caso sarebbe stata d’attendersi una levata di scudi. Perché non vi è stata? Ne riparliamo.