Li amano, ma li temono; sono convinti che giochino un
ruolo negativo per il bullismo, ma non potrebbero più vivere senza. E’ un
rapporto controverso, a luci e ombre, quello tra gli adolescenti e il web
secondo quanto emerge dalla ricerca
Telefono Azzurro-Doxa Kids presentata questa mattina a Milano a Palazzo
Lombardia alla vigilia del Safer Internet Day, la Giornata mondiale per la
sicurezza online istituita e promossa dalla Commissione europea.
Il 43% dei ragazzi intervistati e il 53% delle ragazze,
nella fascia 12-18 anni, ammette di provare ansia o sofferenza all’idea di
venire privato dei social per una settimana. Il rapporto tra giovani e web appare
in effetti molto stretto: il 60% dei ragazzi ammette di passare più di 2 ore al
giorno su social e chat, il 4% è costantemente connesso, mentre è solo il 35% a
dichiarare di trascorrere online un’ora o meno di un’ora al giorno. Eppure un
giovane su 3 pensa che i social distraggano dallo studio e dalla vita reale, il
28% ritiene che causino una vera e propria dipendenza e il 22% teme per la
propria privacy, per via della condivisione delle proprie foto senza il proprio
consenso. Cosa che, sottolineano, potrebbe mettere a rischio la propria
reputazione.
Oltre la metà degli intervistati, il 66%, incontra
contenuti negativi, il 32% vede immagini o video violenti e il 25% contenuti
che incoraggiano a giocare o scommettere soldi. La percentuale schizza al 57%
quando si parla di esperienze dirette: il 34% dei ragazzi ammette di aver
ricevuto messaggi da estranei. E si sale al 44% nel caso di ragazze tra i 15 e
i 18 anni. Il dato più preoccupante, infine, riguarda il bullismo, perché il
46% dei ragazzi è convinto che i social abbiano effetti negativi nel facilitare
il bullismo, diffondere pettegolezzi e produrre discriminazione. Proprio per
questo Miur e Telefono Azzurro hanno deciso di scendere in campo firmando un
protocollo d’intesa che dà il via a una collaborazione per promuovere una serie
di azioni volte all’educazione digitale, al contrasto al bullismo, al
cyberbullismo e a ogni forma di dipendenza da droghe e alcol.
Con il protocollo firmato oggi, “Telefono Azzurro
metterà l’esperienza e la competenza dei suoi esperti a disposizione delle
strutture del sistema educativo che saranno individuate dal Miur, per
promuovere progetti culturali e azioni di educazione sull’uso consapevole di
Internet e i rischi legati all’utilizzo delle nuove tecnologie e più in
generale per prevenire e contrastare le diverse forme del disagio giovanile”.
(Adnk/AdnKronos Salute)