Prima di sfidarsi alle 18 sul terreno di San Siro, domani pomeriggio Inter e Bologna si scambieranno le rispettive maglie in memoria di Arpad Weisz, calciatore e allenatore ungherese, simbolo di entrambe le squadre negli anni Trenta. Weisz, di origine ebraica, è morto ad Auschwitz il 31 gennaio 1944, vittima dell’Olocausto. Weisz arrivò in Italia dall’Ungheria da calciatore, prima di affermarsi come grande allenatore. Con l’Inter, che allora per ragioni politiche si chiamava Ambrosiana, ha vinto nel 1930 il primo campionato a girone unico della storia; con il Bologna si è ripetuto conquistando lo scudetto sia nel 1936 che nel 1937. Il suo ultimo viaggio lo portò ad Auschwitz. A 75 anni dalla sua scomparsa, l’amministratore delegato corporate dell’Inter, Alessandro Antonello, e l’ad del Bologna, Claudio Fenucci, si scambieranno le maglie con il suo nome sulle spalle e il numero 18 impresso sulla schiena, cifra che in lingua ebraica ricorda la parola vita. Alla cerimonia in memoria di Weisz parteciperà Alan Rizzi, sottosegratario della Regione Lombardia: “Un’iniziativa che vuole sensibilizzare gli appassionati di calcio a non dimenticare e a onorare la memoria di chi è stato vittima del nazismo”, ha detto Rizz