“Stiamo
vivendo un momento complicato e difficile in cui sembra che ci vogliano zittire
un’altra volta, censurare con quei meccanismi che pensavamo di aver cancellato,
lo si fa anche con aggressioni fisiche, con riproposizioni di slogan, ovazioni
nei cimiteri dove si osannano persone che hanno avuto la colpa di professare
odio”. Lo ha detto Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica di
Roma, alla vigilia delle celebrazioni per il Giorno della Memoria, con una
delegazione della Federazione nazionale della Stampa italiana, Usigrai, Articolo
21 presso Fondazione Museo Shoah. “E’ bene che ci si svegli – ha aggiunto
Dureghello -. Non possiamo essere svegli
in pochi e sempre i soliti, dobbiamo essere attenti, accorti e soprattutto
attivi. Non rinunciare al nostro impegno, a ciò che siamo, al nostro bisogno di
libertà e democrazia. Lo dobbiamo a tutti quelli che non ci sono più ma soprattutto
a noi stessi, alla nostra coerenza, a ciò che vogliamo lasciare come
segno”.