di Erminio Fischetti
Si è svolta nella prestigiosa e
istituzionale cornice della Sala della Lupa di Montecitorio, presso la sede
della Camera dei Deputati, l’ormai tradizionale cerimonia di conferimento delle
onorificenze del Premio Laurentum (trentaduesima edizione), nato come
omaggio al vernacolo romanesco, ma ora riconoscimento di livello nazionale
assegnato da una giuria di indubbio spessore presieduta da Gianni Letta e
composta da Davide Rondoni, Angelo Bucarelli, Corrado Calabrò, Maurizio Cucchi,
Luca di Bartolomeo, Simona Izzo, Paolo Lagazzi e Roberto Sergio. La giuria ha
voluto fregiare, in prossimità della giornata della memoria, in ricordo delle
vittime della persecuzione e dello sterminio nazifascista all’epoca della seconda
guerra mondiale, affinché la testimonianza non svanisca e permanga come monito
perché la storia sia davvero d’insegnamento e i suoi inumani orrori non si
ripetano, del Premio Speciale 2018 la senatrice a vita Liliana Segre,
sopravvissuta al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, in virtù
proprio del suo impegno come testimone del valore della memoria e della
libertà. Patrocinata da quest’anno anche dal Senato della Repubblica, la
rassegna dedicata alla poesia è stata ben moderata e condotta dalla giornalista
di Sky Tg 24 Olivia Tassara, che ne ha ribadito l’obiettivo, ossia “ricercare
l’eccellenza artistica e poetica”.
La serata non poteva dunque che
aprirsi, grazie all’intervento di uno dei già nominati membri della succitata
giuria, Davide Rondoni, nel segno dell’Infinito in occasione della ricorrenza
del bicentenario del celeberrimo componimento del grande intellettuale di fama
mondiale nativo di Recanati, Giacomo Leopardi: un intervento evocativo e di
grande suggestione che ha sottolineato la modernità di questo classico che, per
citare Calvino, non finisce mai di dire quel che ha da dire, evidenziando il
concetto stesso di infinito e il rapporto che noi esseri umani abbiamo con esso
e con l’idea dell’irraggiungibile.
Il primo a essere
omaggiato nel corso della serata è stato il poeta, già candidato al Premio
Nobel, Umberto Piersanti, sociologo della letteratura, poeta, direttore di
riviste, romanziere e anche cineasta, che si è aggiudicato l’ottava edizione
del Premio Dante Alighieri.
Il Premio Opera Prima quest’anno
è andato a Luca Di Bartolomeo, per la raccolta di liriche “Poesie
dell’immaturità 2007-2018”. Il Premio
Laurentum per la Poesia 2018
è stato assegnato a Elio Pecora.
E lo stesso Pecora ha
sostenuto che “della poesia se ne parla molto, ma la si frequenta pochissimo
perché c’è un rischio del lettore che deve entrare nella poesia, cosa che non
prevede la prosa, un mondo di chiacchiere in cui non crediamo più a nulla,
persino Calvino, che scriveva in prosa ma la poesia la conosceva, in una
lettera a Natalia Ginzburg diceva che la poesia è estrema concentrazione, e che
dà molto con poco. Se noi comprendiamo l’Infinito di Leopardi è perché ci
dobbiamo mettere noi in condizione di metterci dietro quella siepe, la nostra
siepe e impossessarci del sentimento del tempo e dell’infinito, della
precarietà delle stagioni e poi annegarla metaforicamente in queste
sensazioni”.
Il secondo premio speciale della
giuria è andato a Marco Buticchi,un autore amatissimo dal pubblico e assai
apprezzato anche dalla critica, il primo italiano a far parte del novero della
prestigiosa collana di Longanesi “I maestri dell’avventura”.
Infine il dodicesimo Premio
Laurentum I valori della cultura, in passato assegnato a Raffaele La
Capria, Antonello Venditti, Michele Placido, Maria Luisa Spaziani, Pippo Baudo,
Antonio Paolucci, Davide Rondoni, Lina Wertmuller, Enrico Malato, Massimiliano
Fuksas, Doriana Mandrelli Fuksas e Renzo Arbore, è andato quest’anno al
Professor Vincenzo Scotti, fondatore e docente di Economia dell’Università
degli Studi Link Campus University, di cui è attuale presidente. Deputato DC e
tra l’altro più volte ministro, è, si legge nella motivazione, “un volto
storico del mondo della politica e delle istituzioni, dove ha ricoperto
incarichi di assoluto rilievo, per l’impegno profuso con generosità ed
entusiasmo infaticabili a favore della cultura […], per essersi distinto in
un’opera di promozione e di perseguimento del progresso culturale, civile e
morale del genere umano”.