Le scolaresche vengono portate in convegni meritevolissimi, dove però le domande tradiscono la mentalità imperante: “Lei ha perdonato i suoi carnefici?” domanda uno studente a chi è reduce dei campi di sterminio. E viene in mente la figura dell’ebreo rancoroso e vendicativo, figura che evidentemente, visto che si aggira nel c.d. immaginario popolare, nessuno di noi è riuscito a debellare. Tu corri per la memoria, ma domandati se la memoria corre verso la tua stessa direzione. Per tutti noi è difficile ammettere di aver sbagliato qualche cosina ma, se lo ammettessimo, cascherebbe il mondo? Il ricordo del passato è fatto dal presente, che lo proietta nel futuro. Per farlo, vi è un casellante oppure un operatore degli scambi ferroviari. Chi assiste agli eventi è una persona del presente, che giudicherà con gli strumenti del presente. Quali sono? Ruben Della Rocca, Vice Presidente CER, il 16 gennaaio su Rai 2, ha fatto riferimento alla didattica; così sintetico ma così giusto che soltanto chi amasse i ditirambi potrebbe non capire.