E’ in libreria “Il caso
Kaufmann”, primo romanzo di Giovanni Grasso, giornalista parlamentare e
saggista, autore, fra l’altro, di biografie di Oscar Luigi Scalfaro e di
Piersanti Mattarella e dei Carteggi Sturzo-Rosselli e Sturzo-Salvemini. Grasso,
che è Consigliere per la stampa e la comunicazione del Presidente della
Repubblica, ha reso in forma di romanzo la storia di Lehmann Kaufmann, stimato
commerciante ebreo, che nel dicembre del 1933 riceve la lettera del suo
migliore amico che gli chiede di prendersi cura della figlia Irene e di
aiutarla a stabilirsi a Norimberga. Kaufmann ha sessant’anni, è uno stimato
commerciante ebreo, vedovo, e presidente della comunità ebraica di Norimberga,
vittima, in quegli anni, della persecuzione nazista. Irene si presenta, fin da
subito, come un raggio di sole a illuminare la vita sempre più angosciata di
Leo. Ha vent’anni, è bella, determinata e tra i due si instaura un rapporto
speciale fatto di stima, affetto, ma anche di desiderio. Irene però è ariana, e
le leggi razziali stabiliscono che il popolo ebraico è nemico della Germania. L’odio, sapientemente
fomentato dal governo nazista, entra pian piano nelle vite dei comuni cittadini
e le stravolge. Diffidenza e ostilità prendono il posto di rispetto e stima, la
gentilezza diventa distacco. Gli sguardi si abbassano, i sorrisi si spengono. E
quando anche la Giustizia, nelle mani dello spietato giudice Rothenberger, si
trasforma in un mostro nazista, per valori come onestà e verità non ci sarà più
scampo. Con “Il caso Kaufmann”, Giovanni Grasso spinge il lettore a
riflettere sulle conseguenze dell’odio, regalandoci un romanzo sull’importanza
delle parole e delle piccole azioni che possono cambiare il corso degli eventi,
e mostrandoci tutta la dolcezza di un amore nato in un’epoca dominata dalla
follia e dalla totale perdita di umanità. (Pol-Fan/AdnKronos)