Un libro che racconta la storia di due sorelle
deportate ad Auschwitz, Andra e Tatiana Bucci. Il volume ‘Noi, bambine ad
Auschwitz. La nostra storia di sopravvissute alla Shoah’, edito da Mondadori,
e’ stato presentato questa mattina al cinema Farnese, a Roma. Tra i presenti il
presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il presidente della
Fondazione Museo della Shoah, Mario Venezia e Umberto Gentiloni, delegato alla
memoria della Regione Lazio.
Sopravvissute alle selezioni forse perche’ scambiate
per gemelle o forse perche’ figlie di un padre cattolico o semplicemente per un
gioco del destino, le sorelle Tatiana di sei anni e Andra di quattro anni
vengono internate insieme al cugino Sergio di sette anni Trucidato per
impiccagione), in un kinderblock, il blocco dei bambini destinati alle piu’
atroci sperimentazioni mediche. In questo libro, le sorelle Bucci raccontano,
per la prima volta con la loro voce, cio’ che hanno vissuto: il freddo, la
fame, i giochi nel fango e nella neve, gli spettrali mucchi di cadaveri buttati
negli angoli, le fugaci visite della mamma, emaciata fino a diventare
irriconoscibile. L’assurda e tragica quotidianita’ di Birkenau penetra senza
altre spiegazioni nella mente delle due bambine, che si convincono che quella
e’ la vita ‘normale’. Il solo modo per resistere e sopravvivere alla tragedia, perche’ la consuetudine scolora la
paura. Dopo nove mesi, il 27 gennaio 1945, la liberazione. Dovra’ passare altro
tempo prima che Tatiana e Andra ritrovino i genitori e quell’infanzia che e’ stata
loro rubata. Le sorelline trascorreranno ancora un anno in un grigio
orfanotrofio di Praga e alcuni mesi a Lingfield in Inghilterra, in un centro di
recupero diretto da Anna Freud, dove finalmente conosceranno la normalita’.
“Siamo le piu’ giovani italiane a essere tornate
a casa – ha detto Andra Bucci ai numerosi studenti presenti – a volte ci
chiediamo perche’ sia successo proprio a noi. Forse perche’ dovevamo raccontarla
a voi. E’ stata una storia dolorosa, ma abbiamo ritrovato i nostri genitori e
avuto una vita normale”.
“Il libro di Andra e Tatiana Bucci e’ un altro
bellissimo regalo che queste due donne hanno fatto alla memoria collettiva
italiana: ci aiuta a essere un paese piu’ responsabile, civile, e soprattutto
aiuta a dare alle nuove generazioni piu’ strumenti per capire come si deve costruire
il futuro. Alla radice di tutto, della Shoah, c’e’ l’odio. E’ bene continuare a
vigilare, perche’ questo mostro sia tenuto a bada anche oggi”, ha detto
Zingaretti.