“Memento Audere Semper”. E’ la frase scritta a caratteri cubitali – ed erroneamente attribuita a Benito Mussolini – con accanto il profilo del duce in uniforme fascista. Anche quest’anno Ferlandia ha realizzato il calendario celebrativo di Mussolini, acquistabile sul suo sito internet insieme ad altri gadget del ventennio come audio, bandiere, anelli, block notes. Un calendario storico (la tassa è a carico di chi lo espone in pubblico, è scritto a margine) che ricorda i giorni più importanti, le ricorrenze e le tappe fondamentali dell’ascesa al potere del duce e del suo governo fino agli anni del secondo conflitto mondiale. Il “vitello d’oro” dei ‘nostalgici’ con una foto ocra ogni mese, slogan e ricordi giorno per giorno delle “imprese” del Fascismo. Il calendario è realizzato e venduto nel negozio Ferlandia a Predappio. La responsabile, contattata dall’Adnkronos, preferisce però non commentare. Dal canto suo Roberto Canali, il primo cittadino del comune in provincia di Forlì Cesena, che nel 1883 diede i natali a Mussolini, spiega: “In tanti siti internet, oramai da un decennio e forse più, sono in vendita calendari celebrativi di Mussolini ed altri personaggi. Il negozio citato vende calendari ai visitatori e ha prodotti in vendita non certo per i Predappiesi ma per chi proviene da fuori. Non conosco il contenuto nè di questo calendario, nè di quelli degli anni precedenti. Le autorità competenti – assicura all’Adnkronos – sempre attente su questa tematica, vigilano e vigileranno per valutare eventuali reati”. “Grave che ancora non si comprenda la responsabilità del fascismo in Italia, qui serve un enorme lavoro educativo, a maggior ragione nelle istituzioni, senza il quale non si possono evitare nostalgie come questa – commenta all’Adnkronos Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane. “A preoccupare oggi non è la ricostituzione di un partito formale ma le tantissime azioni che generano nostalgia, odio e violenza, anche antisemita. Attenzione a non sottovalutare nulla, per non parlare di chi da questa nostalgia ci guadagna pure. Qui -aggiunge- ci si nasconde dietro la libera espressione del pensiero, perfino quando va a generare forme di odio e violenza nella nostra società. Noi segnaliamo e facciamo tante denunce perché facciamo una statistica di quanto viene archiviato, la tendenza della magistratura è quella di non leggere in tutto questo un insieme preoccupante”. (segue)
“Chi non è con noi è contro di noi” ricorda il calendario al mese di gennaio. E se il primo giorno dell’anno per tutti è solo un “banale” capodanno, la storia riporta indietro il lettore dell’almanacco al 1934, quando Italo Balbo venne nominato governatore della Tripolitania e della Cirenaica. Il 19 del 1939 venne istituita la “Camera dei Fasci e delle Corporazioni” e quello stesso giorno, quattro anni più tardi, si consumava la disfatta italo tedesca in U.R.S.S. Ma non solo. Il 30 gennaio 1933 Hitler diventa cancelliere, il giorno dopo lo spazio è vuoto e via a febbraio, che si apre con la fondazione della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale, nel 1923, che un anno dopo sarebbe diventata una autonoma forza armata dell’Italia fascista. “La poltrona e le pantofole sono la rovina dell’uomo” è, d’altronde, lo slogan del mese. Dunque marzo, il 26 del 1924 il Re conferisce a Benito Mussolini il “Collare dell’Annunziata”, la massima onoreficenza di casa reale, mentre il 30 del 1938 viene nominato primo Maresciallo dell’Impero. “Me ne frego”, ecco aprile. Lo sguardo del duce in profilo sopra i giorni di un mese che nel suo terzo giorno, era il 1926, vide l’istituzione dell’Opera Nazionale Balilla “per l’assistenza e l’educazione fisica e morale della gioventù”. In questo mese ricorre “Il Natale di Roma”, il 21 del 1923 venne celebrato per la prima volta e – forse non tutti ne sono a conoscenza – questo giorno divenne anche festa del lavoro, sostituendo quella del primo maggio. Il 28 è in nero: nel 1945 “il duce viene assassinato a Giulino di Mezzegra (Como)”. A maggio, ancora, la foto è quella storica della trebbiatura del grano, a giugno il motto è “Vivere è la lotta, il rischio, la tenacia”, il 20 del 1930 Mussolini inaugurò a Milano la sede della “Federazione Fascista”. A luglio, il 29, l’evidenziatore ricorda la nascita nel 1883 del duce a Dovia di Predappio: il giorno dopo verrà battezzato nella chiesa di San Cassiano. “Boia chi molla” agosto. E’ in questo mese, nel 1919, che Mussolini sostiene D’Annunzio che sta entrando a Fiume con i suoi legionari. L’11 settembre di quello stesso anno il “poeta soldato” annuncia al duce la marcia su Fiume. Il 28 ottobre 1922 altro giorno sottolineato: è la marcia su Roma, il 31 di quello stesso anno giurò davanti al Re assieme ai suoi ministri. Ancora, a novembre, “Si tiene duro e si dura”, a dicembre “Molti nemici molto onore”: il 2 dicembre del 1942 Mussolini ha pronunciato il suo ultimo discorso alla Camera. (Sil/Adnkronos)