Il nuovo anno
nelle strade di Roma si e’ aperto nella stessa maniera con cui si e’ concluso
il 2018, con cumuli di rifiuti che stazionano ormai da giorni fuori dai cassonetti
a ricordare i problemi strutturali del fragile ciclo cittadino di raccolta e
smaltimento. Una filiera di lavorazione dell’indifferenziato non autosufficiente
divenuta ancora piu’ debole dopo il rogo che dallo scorso 11 dicembre ha messo fuori
uso il Tmb Salario. Ma non solo questo, perche’ la situazione e’ resa ancora piu’
allarmante a causa dei roghi di cassonetti: tra Natale e Santo Stefano sono
stati censiti 15 episodi, e poi la notte di Capodanno con circa 160 interventi
dei vigili del fuoco. Bruciano sacchetti dei rifiuti e bidoni soprattutto in
periferia, le zone piu’ colpite sono i quartieri di Centocelle, della Magliana,
il Tuscolano e quelli compresi dei Municipi III e VI. Per adesso non ci sono
riscontri che si tratti di incendi dolosi, la notte di Capodanno per innescare
i roghi potrebbe essere bastato anche il semplice contatto delle fiamme
prodotte da bengala e fontane con i sacchetti di plastica per far divampare le
fiamme. Ma in una citta’ che da anni vede la presenza di roghi tossici di rifiuti,
soprattutto nelle aree piu’ periferia, fenomeno su cui a piu’ riprese ha
indagato anche la Procura, il dubbio
rimane.
Il sindaco
Virginia Raggi negli ultimi giorni e’ rimasta silente sull’accumulo di rifiuti
in strada che si protrae da almeno una settimana, a ricordarle la questione
sono spesso i cittadini che sotto ai suoi post sui social dedicati ad altri argomenti pubblicano
foto di immondizia indicando la strada dove si trovano e chiedendone l’immediata
rimozione. Dal Campidoglio nei giorni scorsi e’ trapelata l’irritazione del
Movimento 5 Stelle nei confronti di Ama, la municipalizzata dei rifiuti, ma si
tratta di una societa’ detenuta al 100% dal Comune, di cui e’ la stessa Giunta
a nominare il vertice. L’ostacolo principale resta la fragilita’ del ciclo di raccolta
e smaltimento che ora puo’ contare solamente su tre impianti di trattamento
nella Capitale. Le feste di Natale, con picchi di 100 tonnellate in piu’ sulla
media quotidiana, hanno mostrato come il nuovo assetto disegnato da Campidoglio
e Regione Lazio – con conferimenti di indifferenziato nei Tmb di Aprilia a
Viterbo a sostituire quello andato distrutto al Salario – sembra non reggere
nei momenti piu’ delicati. Dai prossimi giorni si verifichera’ se lo sara’
almeno per l’ordinario.