“Alla luce delle recenti minacce fatte da elementi iraniani e dato il loro passato coinvolgimento in attacchi terroristici in vari Paesi, c’è preoccupazione che l’Iran possa agire in questo modo contro obiettivi israeliani“. E’ quanto afferma l’avviso di viaggio emesso dal Consiglio di sicurezza nazionale israeliano (Nsc), che mette in guardia i propri cittadini all’estero contro la possibile ‘vendetta’ della Repubblica islamica per l’uccisione dello scienziato nucleare iraniano Mohsen Fakhrizadeh avvenuta una settimana fa. Vengono elencati i Paesi confinanti con l’Iran come luoghi in cui gli iraniani potrebbero tentare di attaccare israeliani – tra cui Georgia, Azerbaigian e Turchia, e i due nuovi partner di pace di Israele nel Golfo, Emirati Arabi Uniti e Bahrein – così come il Kurdistan iracheno, il Medio Oriente in generale e l’intero continente africano. L’avviso afferma che “organizzazioni jihadiste globali, con un’enfasi particolare sullo Stato islamico”, stanno dimostrando “forte motivazione” a lanciare attacchi globali a seguito dei recenti attentati terroristici in Francia, Austria e Germania. “E’ possibile che parte dell’attuale ondata di terrore islamista raggiunga obiettivi identificati con Israele o con comunità ebraiche” come “sinagoghe, ristoranti kosher e musei ebraici”, ha specificato l’Nsc, menzionando anche il periodo natalizio, definito “allettante per attività terroristiche ostili in Europa”. Il Consiglio ha quindi raccomandato a coloro che intendono viaggiare all’estero “di essere più vigili (anche vicino a rappresentanze israeliane, sinagoghe e istituzioni della comunità ebraica), osservare le linee guida di sicurezza delle autorità locali, stare lontano dalle aree affollate ed evitare di rimanere in luoghi pubblici non protetti o nelle vicinanze di istituzioni governative “. (Red/Adnkronos)